Contratto nazionale bancari: non c’è ancora intesa tra Abi e sindacati

PER L’ASSOCIAZIONE BANCARIA NAZIONALE L’OCCUPAZIONE SCENDERA’ PER VIA DELLE AGGREGAZIONI TRA BANCHE

“Riteniamo inaccettabile la proposta, avanzata dal Presidente del Comitato Affari Sindacali e Lavoro dell’ABI, Alessandro Profumo, di trasferire argomenti di pertinenza del Contratto Nazionale alla contrattazione aziendale, in cambio di una generica disponibilità a riconoscere quanto dovuto ai lavoratori in base all’andamento dell’inflazione”.

Così Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della FABI, ha commentato l’incontro che si è svolto ieri a Roma, nell’ambito della trattativa di rinnovo del Contratto Nazionale che riguarda circa 309 mila lavoratori del credito.

“Non si può accettare – ha aggiunto il Segretario generale della FABI – uno scambio preventivo tra recupero dell’inflazione e trasferimento delle competenze del Contratto Nazionale a quello aziendale, perché ciò significa snaturare il Contratto Nazionale e non garantire economicamente e normativamente tutti i lavoratori del settore, con l’obiettivo delle banche di diversificare i trattamenti economici da un istituto all’altro”.

“Pertanto ha detto ancora Sileoni – vogliamo conoscere nei prossimi giorni la posizione di ABI su ogni singola richiesta presente nella nostra piattaforma contrattuale, riservandoci una valutazione politica soltanto quando le banche avranno scoperto tutte le loro carte. La strada resta in salita e il tempo diminuisce: vogliamo al più presto un nuovo contratto per i bancari”.

Durante il confronto con i sindacati, Profumo ha dichiarato che alcune componenti economiche del Contratto sono completamente da rivedere al fine di non avere elementi di automatismo, come ad esempio agli scatti d’anzianità.

L’ABI (Associazione Bancaria Italiana) non ha intenzione di accettare le dinamiche automatiche del costo del lavoro, ribadendo di essere intenzionata a puntare sulla contrattazione di secondo livello a scapito di quella nazionale, oltre a sottolineare che l’occupazione del settore scenderà in modo consistente nel prossimo futuro, anche alla luce delle possibili nuove aggregazioni tra le banche.

Al termine della riunione, l’ABI ha comunque manifestato la sua disponibilità a dare una risposta a tutte le questioni sollevate dal sindacato, nella prossima riunione prevista  domani, 29 ottobre, alla quale seguiranno altri tre incontri: il 5, il 6 e 13 novembre.


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