Lo scontro tra maggioranza e Partito Democratico nasce da un progetto voluto dalla passata amministrazione Garozzo. L'ex sindaco ha ribadito: «Verrà fatto con somme vincolate dalla legge, sono proventi provenienti dalle sanzioni pecuniarie amministrative»
Acireale, ex mercato San Giuseppe destinato a parcheggio Polemica sui costi tra maggioranza e opposizione
Sfida di numeri, ma non solo. Nella polemica nata ad Acireale in merito alla riqualificazione dell’ex mercato San Giuseppe, infatti, la disputa tra maggioranza e opposizione, tra passato e presente, riguarda soprattutto il futuro e la visione che si ha di esso in termini di servizi al cittadino.
Ereditato dalla passata amministrazione Garozzo che lo inserì nel Piano triennale delle opere pubbliche 2013-15, il progetto di abbattimento dell’immobile sito in pieno centro, a pochi passi dalla pescheria, e di realizzazione di un’area a verde con parcheggio è stato ripreso dall’attuale giunta Barbagallo che ha completato l’iter burocratico con espletamento del bando di gara e assegnazione dei lavori per una cifra di 226mila euro (a cui vanno aggiunti circa 160mila euro di somme a disposizione dell’amministrazione), al netto del ribasso dasta del 33,81 per cento.
Un’opera dalla quale, stando ai programmi, dovrebbe sorgere un parcheggio comprensivo di 22 stalli di sosta per le auto e 15 per ciclomotori. Una boccata d’ossigeno per l’asfittico traffico cittadino, secondo alcuni; l’ennesima occasione persa per ripensare gli indici di vivibilità, per altri. Tra di essi, il gruppo dei Giovani democratici del Pd: «Troviamo grottesco – ha dischiarato il segretario Mario Gerbino – che la giunta Barbagallo decida di ripercorrere le orme della precedente amministrazione, disattendendo totalmente quanto promesso in campagna elettorale in tema di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico». Secondo i Giovani del Pd, infatti, la realizzazione del parcheggio rappresenta una risposta inadatta alle esigenze della città. Tra le accuse rivolte, anche quella di non aver provveduto ad avviare studi adeguati per verificare l’effettiva necessità della demolizione del vecchio edifico, che doveva servire come mercato al chiuso e che nei decenni si è trasformato in simbolo di abbandono. «La destinazione più utile per quell’area – ha continuato Gerbino – sarebbe la creazione di uno spazio comune dedicato alla fruizione dei cittadini».
A replicare ai Giovani democratici è stato l’assessore ai Lavori pubblici, Nando Ardita, che ha dichiarato: «I tecnici ci dicono che questo edificio è inagibile da più di vent’anni, perché le colonne portanti presentano grossi problemi strutturali. Qualora avessimo voluto recuperare la struttura, le spese per renderla conforme alle norme vigenti sarebbero state incredibilmente alte». Per l’assessore, il futuro parcheggio, che sarà comprensivo di area verde «gioverà all’immagine della zona storica».
Ad alimentare le polemiche, come detto, ha contribuito il costo del progetto. I Giovani democratici a tal proposito, facendo riferimento alla base d’asta da cui si è partiti, hanno lanciato una provocazione sottolineando come ogni stallo sarebbe venuto a costare più di 17mila euro; cifra che, considerando il prezzo di aggiudicazione dell’appalto, scenderebbe a circa 10mila euro. Sulla questione economica, si è pronunciato nelle settimane passate l’ex sindaco di Acireale, il quale facendo riferimento alle risorse con cui verrà realizzato il parcheggio, ha ribadito come il loro uso fosse vincolato in quanto legate ai proventi derivanti dalle sanzioni amministrative pecuniarie: «Sono una percentuale del provento delle sanzioni e della gestione dei parcheggi a pagamento; sono state utilizzate correttamente come da finalità di legge, senza distrazioni» aveva detto l’ex primo cittadino acese.
Il riferimento di Garozzo va all’articolo 208 del codice della strada, facente parte del Titolo VI. La norma, in tal senso, prevede che i proventi siano devoluti ai comuni quando le sanzioni siano state comminate da funzionari locali. Tali somme, poi, possono essere utilizzate nel settore della messa in sicurezza delle strade in più modi: si va dai progetti per la facilitazione della mobilità ciclistica all’acquisto di mezzi per la polizia municipale, e poi ancora l’assunzione a tempo determinato di ausiliari al traffico, finanziamento di progetti legati all’educazione stradale e tanto altro, tra cui la messa in sicurezza delle strade di proprietà comunale e la realizzazione di parcheggi. Sulla possibilità, reclamata da alcuni, di utilizzare l’area per fini diversi come la realizzazione di un centro culturale, Garozzo si è espresso in maniera decisa: «Centri dove fare cultura ce ne sono, quell’area lì aveva bisogno di un parcheggio».