Piano Giovani: 6 milioni di euro spartiti in Giunta tra Formez, Italia lavoro e Sviluppo Italia Sicilia

LA SPARTIZIONE RISALE A UNA RIUNIONE DEL GOVERNO REGIONALE DELLO SCORSO 6 AGOSTO. SULLO SFONDO ANCHE POSSIBILI RIVELAZIONI SU ESPONENTI DEL PD COINVOLTI NELLA VICENDA. INSOMMA NELLA CONFERENZA STAMPA DI MARCO FALCONE POTREBBERO EMERGERE FATTI CLAMOROSI

Con questa storia del Piano Giovani e degli affidamenti diretti, l’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, oltre alla faccia rischia anche di perderci anche il posto.

Anche perché la delibera di Giunta di apprezzamento degli affidamenti diretti, che risale allo scorso 6 agosto, è stata proposta proprio dall’assessore Scilabra, che non può rinnegare se stessa.

Delibera di approvazione del Piano Giovani rimodulato che viene apprezzata proprio nel momento in cui imperversavano sui media le polemiche dovute al flop-day. Che tempestività quella del Governo Crocetta!

La delibera in questione è la n.223, naturalmente di quest’anno, e riguarda gli affidamenti diretti alle società di assistenza tecnica a valere sulla Priorità 8 del Piano Giovani, e dispone la ripartizione dello stanziamento di 6 milioni e 40 mila euro in favore di tre società.

Scorrendo la delibera notiamo come il Governo regionale abbia assegnato la somma di 2 milioni e 90 mila euro al Formez, 1,9 milioni di euro ad Italia Lavoro e 2 milioni e 49 mila euro a Sviluppo Italia Sicilia. Il tutto, lo ribadiamo, su proposta dell’assessore Scilabra.

Si fanno sempre più insistenti le voci secondo le quali uno degli affidamenti diretti potrebbe essere riconducibile al Partito Democratico. Questo perché a capo di qualcuna di queste società potrebbe spuntare qualche figura molto vicina ad esponenti di spicco di questo Partito (ovviamente, il riferimento dovrebbe essere a quella parte del PD vicina al presidente della Regione, Rosario Crocetta, e al senatore Giuseppe Lumia).

La conferenza stampa, annunciata dal capo gruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone, toccherebbe anche questo delicatissimo punto, oltre a quello legato alle cosiddette ‘assunzioni selvagge’.

In questi mesi abbiamo assistito a continui elogi autoreferenziali da parte dell’assessore Scilabra. Che non ha fatto altro che magnificare le proprie scelte in favore dei giovani siciliani. Tra queste scelte, anche la rimodulazione del Piano Giovani che ha cambiato obiettivi e modalità di utilizzo delle risorse rispetto alla versione del precedente Governo regionale dell’allora presidente Raffaele Lombardo.

Adesso, però, questa rimodulazione potrebbe rivelarsi un boomerang per l’attuale assessore regionale alla Formazione professionale.

Sarebbe davvero un po’ confusa la giovane ‘assessora’, come ha detto oggi, su un quotidiano regionale, lo stesso Antonio Malafarina, parlamentare regionale e portavoce del Megafono all’Ars. Eppure, di fronte a tali argomentazioni che dovrebbero farla riflettere l’assessore Scilabra sbraita e gioca d’attacco.

Con molta probabilità, con gli ‘agganci’ che ha – o che forse presume di avere – Nelli Scilabra pensa di essere ancora forte e inamovibile. Però qualcosa alle sua spalle – all’interno della sia stessa area politica – si starebbe muovendo. Insomma, alla luce di tutto quello che ha combinato – confusione e anche ‘altro’ – non può essere esclusa una manovra per metterla fuori dalla Giunta.

Certo, sarebbe uno smacco per il potentissimo senatore Lumia. Ma anche i potentissimi qualche volta debbono cedere.

Registriamo poi, da qualche giorno, un certa insistente insofferenza dell’assessore Scilabra, come se la pressione politica e mediatica le abbia tolto quella serenità che non mancava di esternare in ogni occasione. È solo una comprensibile reazione oppure la paura di di perdere terreno sotto i piedi?

Spazientita sicuramente per gli attacchi delle opposizioni all’Ars e, in particolare, per le affermazioni incalzanti del capogruppo all’Ars di Forza Italia, Marco Falcone. Messa sotto pressione dai retroscena che, piano piano, vanno emergendo in ordine alla gestione al chiaroscuro della gestione della Formazione professionale in Sicilia, l’assessore Scilabra arranca.

Il non volere ammettere nulla di tutto quello va emergendo, alla fine, più che una manifestazione di forza e una dimostrazione di debolezza.

Le affermazioni di Falcone, con ogni probabilità, sono arrivate in un momento delicato: e cioè proprio quando l’assessore Scilabra veniva ascoltata come persona informata dei fatti dalla Procura della Repubblica di Palermo sul bailamme scoppiato per via della gestione informatica dei tirocini formativi finanziati con le risorse del Piano Giovani.

A un certo punto l’assessore Scilabra ha annunciato querela verso l’onorevole Falcone. Mossa un po’ strana, perché il capogruppo di Forza Italia a Sala d’Ercole, nelle sue dichiarazioni, ha sempre fatto riferimento a fatti e non a chiacchiere.

Nel caso di Italia Lavoro, una delle tre società che hanno ricevuto una quota delle risorse del Piano Giovani rimodulato, le perplessità nascono proprio dall’analisi del progetto esecutivo che stanzierebbe, da quanto appreso dal giornale, una cifra pari a circa 500 mila euro per gli emolumenti destinati al personale interno ed una somma considerevole sarebbe destinata per le risorse esterne.

Fatti due conti, potrebbe significare l’assunzione di 200 contrattisti. Questo Falcone l’ha già fatto capire a chiare lettere.

C’è poi l’affidamento alla società Sviluppo Italia Sicilia. Risorse trasferite ad una partecipata della Regione siciliana.

Quindi il caso Formez. La società, che dovrebbe fornire l’assistenza tecnica al dipartimento Formazione professionale, sarebbe destinataria, come emerge dalla citata delibera di Giunta n.223/2014, di ulteriori risorse prelevate dal Piano Giovani. Altre presunte assunzioni in vista?

Al Formez, per esempio, sono bravi e seri professionisti, sanno fare bene il proprio lavoro. Però, trattandosi di denaro pubblico, ci chiediamo: come mai le risorse non vengono messe a bando, visto che di società all’altezza, in giro, se ne trovano tante?

Insomma, perché proprio il Formez? E perché continuare con gli affidamenti diretti? Gli stessi magistrati della Procura della repubblica di Palermo che debbono pensare di un Governo regionale che celebra, a parole, la ‘trasparenza’ amministrativa e poi, nei fatti, evita l’evidenza pubblica privilegiando gli affidamenti diretti?

Falcone ha parlato con chiarezza di questi affidamenti diretti. Assisteremo, nelle prossime ore, a qualche novità, anche clamorosa, magari al ruolo svolto da qualche esponente del PD? 

Le nuove rivelazioni annunciate dallo stesso Falcone per domani, lunedì 25 agosto, potrebbero aprire nuovi scenari. E questa volta si potrebbe trattare non dei soliti personaggi politici o del cosiddetto ‘Cerchio magico’, ma di esponenti di qualche Partito.

Dichiarazioni calunniose, come ha cercato di far credere Nelli Scilabra? O, f0rse, l’assessore e qualche dirigente del PD, in queste ore, sono un po’ spaventati per le rivelazioni che potrebbero venire fuori domani?

Certo, potrebbero essere voci di corridoio, in bilico tra i si dice e i non si dice. Ma potrebbero essere anche fatti reali con tanto di carte e documenti.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]