L’APERITIVO/ Governo Crocetta o Governo dei flop

di Carmelo Raffa

Da mesi ci occupiamo dell’inadeguatezza dell’attuale Governatore per affrontare e dare risposte adeguate ai problemi che incombono nella Regione e negli ultimi giorni constatiamo ancora una volta che la migliore soluzione sarebbe quella di dare la possibilità al popolo sovrano di scegliere un nuovo Governatore ed un nuovo Parlamento siciliano.

Ci rendiamo conto delle forti difficoltà al riguardo, poiché né il Governatore, né la maggioranza degli attuali parlamentari di Sala d’Ercole vogliono correre il rischio di restare senza “siggiuzza”.

Senza dubbio il rischio maggiore o la quasi certezza è che l’attuale Presidente della Regione siciliana, se si dimettesse, come dovrebbe, perderebbe tutto, a meno che, grazie al buon cuore del Premier Matteo Renzi, otterrebbe qualche poltroncina altrove.

I deputati regionali, invece, hanno una doppia preoccupazione. La prima deriva dal fatto che il nuovo parlamento dagli attuali 90 componenti si ridurrà a 70. La seconda precauzione è quella di dover presentarsi agli elettori presentando ai siciliani tante delusioni prodotte dal Governo da loro sostenuto.

Nel frattempo, però, esplodono i flop che fanno ridere tutt’Italia, ma che fanno piangere i siciliani. Una tegola dopo l’altra sulla testa di Rosario Crocetta: prima il click day e poi arriva la sentenza del Tar Sicilia sull’energia eolica.

Il Tribunale amministrativo regionale, infatti, in merito al ricorso della società Novawind, ha annullato la delibera di Giunta che sospendeva le conferenze di servizi e i decreti dell’ex assessore all’Energia, Nicolò Marino.

A questo punto gli investimenti ripartono e l’avversione ideologica di Crocetta all’eolico diventa l’ennesimo flop.

Di fronte a questi più che evidenti flop ci sono quelli più importanti per il futuro dell’Isola: nessun serio piano di sviluppo che consenta il decollo del turismo, dell’agricoltura, dell’artigianato, etc.

Ed allora, caro Rosario Crocetta, anziché scegliere e fare scegliere la via del silenzio sui flop non sarebbe salutare mettere la parola fine a questa esperienza che si è trasformata in una vera tragedia per il popolo siciliano?

 


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