Emergenza casa a Palermo: Alberto Mangano chiede le dimissioni dell’assessore comunale Agnese Ciulla

PER CORRETTEZZA D’INFORMAZIONE VA DETTO CHE QUESTO COMUNICATO E’ ARRIVATO DUE GIORNI FA E CI E’ SFUGGITO NELLA CONFUSIONE. COGLIAMO L’OCCASIONE PER DIRE AI SENZA CASA CHE SANTA ROSALIA E’ CON LORO E NON CON L’ATTUALE AMMINISTRAZIONE COMUNALE. E SE LA SANTA PATRONA DI PALERMO E’ CON LORO, BEH, POSSONO TORNARE A PROTESTARE

Questo comunicato del consigliere comunale di Palermo, Alberto Mangano, è arrivato in redazione due giorni fa. Prima che noi, ieri, pubblicassimo una riflessione – presa da facebook – di Toni Pellicane, dove si denuncia il comportamento cinico dell’Amministrazione comunale di Palermo che, per esigenze di “Festino”, ha ‘deportato’ i senza casa per per oltre un mese hanno protestato davanti Palazzo delle Aquile, in una specie di palestra-lager.

Per correttezza, dobbiamo dire che Mangano ha denunciato questo scandalo prima di noi. E ha chiesto le dimissioni dell’assessore comunale Agnese Ciulla e dell’Unità di gestione emergenza abitativa prima della nostra denuncia.

Proviamo a rimediare pubblicando ora il comunicato del consigliere comunale Alberto Mangano. Precisando che Santa Rosalia non avrebbe affatto apprezzato il cinismo e l’ipocrisia dell’attuale Amministrazione comunale.

Di conseguenza, i senza casa farebbero bene a tornare a protestare, perché Santa Rosalia – che non era né ipocrita, né cinica – avrebbe appoggiato loro e non certo l’attuale Amministrazione comunale!

Di seguito il comunicato di Alberto Mangano:

“Esprimo la mia indignazione – afferma il consigliere Alberto Mangano – nell’apprendere che alle famiglie, da oltre un mese attendate sotto il palazzo delle Aquile, l’assessore Ciulla abbia offerto il ricovero presso la palestra abbandonata di piazza Magione utilizzata come dormitorio”.

“Questa decisione, maturata dopo l’ennesima protesta di quelle famiglie – continua Mangano – mi induce a chiedere formalmente le dimissioni dell’assessore Ciulla e lo scioglimento dell’Ugea (Unità di gestione emergenza abitativa), rivelatesi, l’una e l’altra, assolutamente inutili a far fronte all’emergenza abitativa, se non addirittura dannose, in quanto la struttura, proposta solo oggi, è sicuramente inidonea ad ospitare nuclei familiari nel rispetto dei minimi principi di privacy e di coesione delle famiglie stesse”.

“Se questa è la soluzione all’emergenza, poteva benissimo essere proposta anche un mese fa, tenuto conto che la stessa struttura era stata già utilizzata in passato per ospitare i clochard”.

“Ho il sospetto – conclude il consigliere del Mov 139 – che il trascorrere del tempo, senza prospettare una più adeguata soluzione, volesse tendere proprio a esasperare e stremare la resistenza di quelle famiglie che alla fine hanno accettato tale proposta. Se così fosse saremmo in presenza di un comportamento cinico, ancora più inaccettabile in quanto lesivo della dignità umana”.


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