Formazione professionale: la sceneggiata dell’accoppiata Crocetta-Corsello

LEGGENDO QUESTO COMUNICATO DEL DIRSI – L’ASSOCIAZIONE DEI DIRIGENTI DELLA REGIONE SICILIANA – TUTTI POSSONO CAPIRE COME STANNO VERAMENTE LE COSE IN QUESTO SETTORE

dal Dirsi
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Secondo lo stile inaugurato sin dall’inizio del suo mandato, il nostro ineffabile Presidente Rosario Crocetta prima prosciuga la fonte, e poi, per la mancanza d’acqua, grida allo scandalo, decide immediate ispezioni ed il licenziamento del “dirigente responsabile”.

Da gennaio 2013 insieme con l’assessore Nelly Scilabra ed la plurincaricata Dirigente Generale, Anna Rosa Corsello, con proterva sistematicità ha azzerato ed atterrato il Dipartimento regionale Istruzione e Formazione Professionale “ruotando” un centinaio fra dirigenti e personale del comparto, non sostituendoli perché, ironia della sorte, per il Dirigente Generale il Dipartimento non necessita di personale.

E infatti tutti hanno visto i video delle stanze svuotate e le carpette e fascicoli accatastati ed abbandonati nelle stanze silenziose e lungo i corridoi deserti.

Tutti (anche la dott.ssa Luciana Giammanco?) sono al corrente della trovata di utilizzare temporaneamente (già da 1 anno e 4 mesi) il personale del Dipartimento Lavoro, catapultato all’Istruzione per tamponare il vuoto e lavorare su pratiche per loro totalmente nuove.

Tutti, anche la Procura regionale delle Corte dei Conti, conoscono l’ingegnosa trovata della Corsello di impiegare il personale del progetto Spartacus, non all’URP o al front-office, bensì nei Servizi Gestione per smaltire fascicoli, ma ops! solo fino al 24 aprile scorso.

Tutti, dipendenti ed utenti, hanno sperimentato personalmente che la Corsello in tutti i 5 giorni della settimana è sempre altrove: al Dipartimento Lavoro, a liquidare Biosphera e la Multiservizi, a Roma, all’ARS, a Palazzo d’Orleans …

Oggi possiamo dire che le azioni messe in campo dal Presidente e dall’Assessore con le loro direttive per i Dirigenti Generali coinvolti a vario titolo, non hanno sortito l’effetto immaginato (non sperato), creando un danno sia di immagine per l’Amministrazione Regionale, che economico per tutti coloro che sono in attesa di un qualsiasi atto amministrativo o impegno di spesa, per potere mandare avanti la propria attività.

La Regione siciliana sta intraprendendo una strada piena di ostacoli, che il personale spesso non riesce a superare perché non viene messo nelle condizioni, non solo di lavorare con serenità, una condizione a cui ciascun lavoratore aspirerebbe, ma neanche di potere operare materialmente, perché non gli vengono assegnate le risorse necessarie e la sola buona volontà non è più sufficiente!

Il Dirigente Generale Corsello non può essere sollevato dalle colpe della mancata organizzazione dei propri uffici, perché è sua diretta responsabilità l’assegnazione delle risorse ai dirigenti, coinvolti in questo sfascio.

Il Presidente Crocetta dovrebbe capire che l’Amministrazione non può operare per proclami, ma deve tenere conto di una miriade di passaggi, imposti da norme e regolamenti da rispettare pena l’accusa di danno erariale o addirittura di distrazioni di fondi, motivi che in questi giorni tornano a fare notizia, all’interno dell’Amministrazione, proprio per una serie di condanne emesse dalla Corte dei Conti a pagamento di danni.

Il personale coinvolto non può certo operare attivando soluzioni fantasiose solo perché bisogna fare presto.

A questo punto diciamo BASTA a questo continuo attacco alla Amministrazione attiva.

Non è facendo proclami sull’incapacità di chi opera che si migliorano le cose.

Invitiamo il Presidente a procedere nella determinazione delle piante organiche e a rafforzare concretamente gli uffici oggi nell’occhio del ciclone.


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