L’obbligo del Pos per i professionisti: un regalo del Governo Renzi alle banche

MEDICI, INGEGNERI, ARCHITETTI, GEOLOGI, AGRONOMI SARANNO OBBLIGATI A TENERE QUESTA MODALITA’ DI PAGAMENTO. A GUADAGNARCI SARANNO CHI LI VENDE E, SOPRATTUTTO, LE AZIENDE DI CREDITO

Allegria: sta per arrivare il nuovo balzello del Governo Renzi a carico dei professionisti italiani: il Pos, Point of sale, reso obbligatorio a partire dal prossimo 1 luglio (per i pagamenti sopra i 30 euro) per tutti i professionisti (medici, architetti, ingegneri, agronomi, geologi). Di fatto, come ora proveremo a raccontare, è solo un vergognoso regalo alle banche del Governo del PD.

Con la scusa della tracciabilità dei pagamenti, il capo del Governo Renzi e il ministro dell’Economia Padoan stanno regalando un sacco di soldi alle banche. Sulla pelle dei professionisti del nostro Paese che, ogni anno, dovranno pagare questi costi in più, alla faccia del rilancio dell’economia!

L’acquisto del Pos varia da 100-150 euro. A questo costo si dovranno aggiungere il costo di attivazione e il canone mensile, che varia da 12 a 28 euro. E, in terza battuta, le commissioni su ogni operazione, che sono a carico dei professionisti.

Il costo complessivo, per ogni professionista, sarà pari a 300-400 euro all’anno. Tutto grasso che colerà per le banche. E’ stato calcolato che le banche, grazie al Pos, incasseranno tra i 4 e i 5 miliardi di euro a spese dei professionisti.

La cosa incredibile è che ci sono tanti altri mezzi per favorire la tracciabilità dei pagamenti: l’assegno, il bonifico bancario e il bonifico elettronico. Renzi e Padoan hanno scelto, invece, il Pos che, come già accennato, favorirà le solite banche.

Tutto a posto, allora? Non esattamente. Perché ormai mezza Italia è senza bancomat e senza carta di credito. Bloccati dalle banche perché i clienti sono insolvibili.

Ve l’immaginate le migliaia di persone che, ogni giorno, affollano le mense della Caritas che vanno dal medico e chiedono di pagare con il Pos?

La verità è che Renzi e Padoan non hanno nemmeno la lontana idea di com’è ridotta l’Italia. Solo chi non conosce il tasso di povertà ormai diffuso – soprattutto nel Sud del Paese – può pensare di introdurre i pagamenti con bancomat e carte di credito.

La spesa, alla fine, potrebbe risultare utile solo per chi vende i Pos e per le banche. I professioni, secondo la legge, saranno obbligati a tenere il Pos. E a utilizzarlo se il cliente glielo chiederà.

L’obbligo del pagamento con il Pos non c’è per i cittadini. E non potrebbe essere che così, visto che – come già accennato – sono tantissimi gl’italiani senza bancomat e senza carta di credito.

Insomma i cittadini potranno andare dal medico e continuare a pagare in contanti. Però il medico dovrà comunque tenere il Pos: e questo, come abbiamo visto, è già un costo.

Di fatto, questo non finiremo mai di ripeterlo, il Pos è solo un nuovo balzello in più per i professionisti. E un guadagno in più per le banche.

 

 


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