Giovanni Barreca, l’uomo che ha ucciso la moglie e due figli ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo, «da anni vive un delirio mistico, dominato da una accesissima e fanatica religiosità che pesa sulla sua famiglia». Così Ambrogio Cartosio, procuratore di Termini Imerese, nel corso della conferenza stampa convocata presso la compagnia carabinieri di Bagheria sul triplice […]
Strage ad Altavilla Milicia, parla il procuratore: «Anche la figlia ha partecipato a torture e riti»
Giovanni Barreca, l’uomo che ha ucciso la moglie e due figli ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo, «da anni vive un delirio mistico, dominato da una accesissima e fanatica religiosità che pesa sulla sua famiglia». Così Ambrogio Cartosio, procuratore di Termini Imerese, nel corso della conferenza stampa convocata presso la compagnia carabinieri di Bagheria sul triplice delitto di Altavilla Milicia. Per il delitto è accusata anche una coppia, Sabrina Fina e Massimo Carandente. «La situazione ha avuto una deriva molto rapida a partire da gennaio, quando sulla scena di questa famiglia è arrivata la coppia di palermitani che vivono anche loro una dedizione religiosa molto particolare», ha aggiunto Cartosio. «Si è creata una situazione che ha convinto Barreca ad adoperarsi per scacciare via il demonio con torture inflitte alle persone che loro ritenevano possedute».
Stando a quanto emerso nel corso delle indagini a riti e torture, nei confronti delle tre vittime, avrebbe partecipato anche la figlia e unica sopravvissuta della coppia. Le sevizie duravano da circa un mese e sarebbero avvenute in forma corale, l’unica che non vi avrebbe preso parte sarebbe stata la moglie di Barreca. «La ragazza ha partecipato a una serie di riti che sono stati torture sulla madre, Antonella Salamone, e sui fratelli Kevin ed Emanuel». A chi gli chiedeva se la ragazza sia vicina a una incriminazione formale, Cartosio ha risposto: «Questa valutazione non compete a noi, abbiamo trasmesso gli atti alla procura dei minori che farà le sue valutazioni». Sulla ragazza, che adesso si trova in un luogo protetto e con il divieto di avere contatti con i parenti, il magistrato ha aggiunto che «il suo turbamento è profondo. Si tratta di una ragazza di non comune intelligenza e sensibilità». Domani, intanto, verranno effettuate le autopsie.