Nel giorno della retorica dello stato, i poliziotti protestano a palermo e reclamano il diritto allo sciopero
Protesta dei poliziotti: “Non abbiamo mezzi per garantire la sicurezza ai cittadini”
NEL GIORNO DELLA RETORICA DELLO STATO, I POLIZIOTTI PROTESTANO A PALERMO E RECLAMANO IL DIRITTO ALLO SCIOPERO
Un centinaio di poliziotti, provenienti da tutta la Sicilia, si sono ritrovati, stamattina, davanti alla caserma Pietro Lungaro, a Palermo, per protestare contro i tagli del Governo alla sicurezza. Gli agenti della Consap insieme a quelli penitenziari del sindacato Sippe ed ai rappresentanti di alcune associazioni hanno dato vita ad un sit-in. “La gente deve sapere – dice il segretario regionale Consap, Igor Gelarda – le condizioni in cui versa la Polizia di Stato oggi. Il disagio, le difficolta’ e la frustrazione in cui lavorano ogni giorno migliaia di poliziotti, carabinieri, colleghi della polizia penitenziaria, finanzieri e vigili del fuoco e tutti gli altri operatori della sicurezza per garantire la sicurezza della cittadinanza e della nostra Italia. Ci mancano i mezzi e gli uomini per garantire seriamente la sicurezza ai cittadini. La Lamborghini ci ha appena regalato una nuova auto, ma forse avrebbero fatto meglio a donarci l’equivalente in risme di carta per scrivere e sapone, visto che abbiamo carenza anche di quello! E soprattutto, non vogliamo piu’ essere lavoratori di serie B. Vogliamo avere riconosciuto, come tutti gli altri lavoratori in Italia, il diritto allo sciopero, come prevede la nostra Costituzione”.
“Con questa manifestazione – aggiunge Domenico Milazzo segretario provinciale Consap di Palermo – vogliamo dire a voce alta a chi ci governa di smettere di maltrattare la sicurezza. Devono cominciare ad apprezzare i sacrifici di tanti uomini e donne in divisa, che nonostante i tagli continuano generosamente a garantire la sicurezza in questo paese. Abbiamo i contratti bloccati da anni, abbiamo subito tagli allo straordinario, non abbiamo i mezzi per combattere la criminalita’”. E il segretario nazionale della Consap, Giorgio Innocenzi, prosegue: “Nessuno pensi di poterci intimorire. Le nostre rivendicazioni sono sacrosante e le porteremo avanti fin quando qualcuno non ci dara’ ascolto e comprendera’ i disagi degli operatori di polizia in Italia”.
Fonte: Ansa
foto d’archivio