La battaglia contro la delocalizzazione delle imprese. E il Governo regionale che fa?

LAVORO: L’UGL SICILIA PREPARA UNA MANIFESTAZIONE PER IL 4 GIUGNO. RESTA APERTA LA QUESTIONE ALMAVIVA

Delocalizzare è “tradire l’Italia” è lo slogan che ormai da anni contraddistingue le rivendicazione dell’Ugl Telecomunicazioni in Sicilia si legge in una nota del sindacato.

“La convenienza economica è il motore principale che spinge i call center a guardare fuori dall’Italia – dichiara Daniele Ruisi, Segretario Regionale in Sicilia dell’Ugl Telecomunicazioni -. il costo del lavoro e una burocrazia asfissiante le cause principali, ma anche gli scarsi incentivi che gli apparati istituzionali non rendono disponibili ad aziende che rimarrebbero di buon grado in Italia”.

“Se in Sicilia un’impresa come Almaviva, azienda leader nel mercato dei call center, ha creato un indotto lavorativo che vanta oltre cinquemilacinquecento posti di lavoro – spiega Ruisi – è pur vero che questo Governo Regionale si dovrà interrogare sull’ipotesi di fornire qualche convenienza a restare nell’Isola. Dovrà chiedersi quanto Pil lascia alla Sicilia un’azienda di questo tipo, e quante imposte pagherebbe se trasferisse la propria ragione sociale nel territorio siciliano”.

“Un governatore lungimirante – denuncia il sindacalista – saprebbe aprire all’opportunità rappresentata da un azienda come Almaviva fornendo sostegno almeno nelle fasi di start up per la riorganizzazioni di nuove sedi. La conseguenza di tutto questo, considerando solo le aziende con minimo 10 dipendenti e con fatturato minimo di 2.5 milioni di euro, negli ultimi 10 anni l’Italia ha perso qualcosa come 27 mila aziende fuggite all’estero attraverso la delocalizzazione parziale o totale”.

“Il che si traduce in 1 milione e 600 mila posti di lavoro generati all’estero invece che da noi, conclude Ruisi – con aumento del tasso di disoccupazione a livelli record e circa 15 miliardi di euro spesi soltanto per gli ammortizzatori sociali”.

“Sono queste le ragioni – aggiunge il Segretario Generale dell’Ugl Sicilia, Giuseppe Monaco, che ci inducono a sollecitare il nostro legislatore regionale a una seria politica di sostegno, precisando altresì alle aziende del settore che delocalizzare è tradire l’Italia, non si fanno bei guadagni e poi si scappa all’estero”.

“Sosterremo questi argomenti il 4 Giugno a Palermo – aggiunge Monaco – nel corso di una manifestazione generale che investe anche l’inerzia dell’attuale Governo regionale siciliano, con concentramento in Piazza Marina alla volta dell’Ars, anche a sostegno della vertenza delocalizzazione, insieme alle altre federazioni di categoria, considerato che ormai il fenomeno delle delocalizzazioni è un problema trasversale che investe tutte le categorie lavorative, dai metalmeccanici ai lavoratori del terziario, ai chimici, agli autoferrotranvieri, al settore bancario”.


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