‘Manipolazioni e Vibrazioni’

Boicottare è termine impegnativo, spesso comporta una componente ideologica e cose grosse in ballo, indi diciamo che bypassare è verbo più appropriato.

A questo punto che fare, dunque ?

Letto l’articolo/intervista sul mensile patinato, potrei farmi affascinare dall’ennesimo uso strumentale della legge del caso ( il famoso “caso” che non esiste ) e, finito il periodo in cui l’esclusiva della vendita del cd è stata data dal gruppo a una ditta di telefonini ( cosa invero molto spirituale !!! ), guardare con occhi e bocca magnificati la copertina dell’album, sedermi a terra nella posizione del loto e cominciare a recitare il mantra dell’OM, svilendo quella che può essere una pratica molto seria.

Potrei, certo, ma perché cadere nell’ennesima manipolazione ?

Tranquilli, anche questa volta la penna non è figlia di sostanze psicotrope.

 

Loro sono “ Le Vibrazioni “, quattro baldi giovani davanti a più obiettivi in posa vestiti da prete, ricco  aristocratico e generale ( a simboleggiare tre Poteri ) e uno da rivoluzionario,  roba  “ da duri “ e possibile causa d’invidia e gelosia da parte di fidanzati e mariti di tutte le Barbie d’Italia.

Il cd si chiama “Officine meccaniche”, dal nome dello studio di registrazione dove è stato inciso l’album e, guardacaso, acronimo di OM “la vibrazione che ha generato l’universo” ( la rete acchiappamosche si fa sempre più larga ), come raccontano nell’intervista in cui tirano in ballo OM, chakra ( i centri d’energia dell’essere umano – 7 i principali n.d.r. ) e quant’altro…

Ora, lasciando da parte cose serie come l’OM, i chakra e dintorni, ciò che m’interessa porre in rilievo è un esempio di costruzione mediatica:

 

coinvolgo

 

1 – il mensile patinato con l’articolo ed una recensione magnificante, mensile supplemento (niente nomi, niente pubblicità, preferisco evidenziare la dinamica) d’

2 – uno dei maggiori quotidiani italiani…ove, pochi giorni dopo l’uscita del mensile in edicola, esce una recensione del disco con, fra l’altro, riferimenti a vecchi mostri sacri (i Led Zeppelin) e gruppi di culto (gli Spirit), che leggendola non capivo se il giornalista s’era bevuto il cervello o scrivesse con una pistola puntata alla tempia.

– Sono in bilico tra le due ipotesi: verso la prima mi fa pendere che in una sua recensione del recente concerto bolognese di Springsteen ha descritto l’esecuzione d’un brano che in realtà non era stato eseguito, verso la seconda il fatto che provenga da una scuola giornalistico musicale rigorosa com’era quella di Muzak ( di tale rivista vi scriverò in futuro), ma gli anni d’oggi c’insegnano che il rigore è cosa sempre più rara.

3 – un ex inserto musicale, dato gratuitamente con cadenza settimanale assieme al quotidiano in questione.

Al tempo ( più d’un anno fa ) vennero in Italia per esibirsi dal vivo Patti Smith e Lou Reed.

Indovinate da chi vennero fatti intervistare per conto del settimanale ? Da Le Vibrazioni, naturalmente.

E fin qui, ci poteva stare. Il punto è che l’intervista a Lou Reed non venne trascritta

(conoscendo il suo non buonismo e non smanceria non mi stupisce affatto ) e ne vennero semplicemente riportati i temi. O meglio, a esser precisi, quasi un solo tema che si riproponeva: loro ( Le Vibrazioni ) che erano in apprensione perché volevano la moglie ubriaca e la botte piena. Nello specifico si trattava di esprimere liberamente le loro idee e dire tutto quello che volevano dire ma, nel contempo, non infastidire minimamente la casa discografica e men che meno turbare le possibili vendite con produzioni o posizioni azzardate. La risposta costante di Reed era che loro rispondessero alla casa discografica con un (testuale) “Fottetevi”, cui i ragazzi cercavano di porre rimedio aggirando, guarnendo la domanda, ma ottenendo sempre medesima risposta.

– che altro si aspettavano da Lou Reed, che è sempre andato avanti per la propria strada, arrivando a pubblicare per ripicca verso la propria casa discografica  “ Metal Machine Music “, un lungo sibilo rumoristico diviso in quattro facciate di 16 minuti ed un secondo l’una ?

Veniva quasi voglia di fare una colletta per la band, acciocché questa potesse poi, col borsellino già pieno, esprimersi liberamente.

 

Se vi chiedete il senso di queste righe, non ho grosse pretese, volevo:

 

1 – far semplicemente notare un esempio di costruzione mediatica e manipolazione di temi seri ( ma ora per tanti “ a la page “ e purtroppo trattati, non in campo musicale, da molti per il proprio potere e conto in banca ) per far presa sulle persone meno attente o più sprovvedute e vendere un prodotto ( il cd ) traendone profitto; quando poi “ Le Vibrazioni “ avranno esaurito il loro potenziale di vendita, sarà la volta di altri ragazzotti ( la fila è lunga ) con cui la casa discografica riproporrà il meccanismo, ormai ben oleato.

2 – invitarvi a non farvi sedurre da tali costruzioni mediatiche ( per i boys trattamento di riguardo anche su tanti portali, esempio: “ Il disco più atteso della stagione sta per arrivare nei negozi. Nel frattempo scopri i segreti di Officine Meccaniche, entra in studio con Le Vibrazioni, guarda gli episodi! Un’esclusiva Yahoo! ) e a prendere moooolto con le molle il modo con cui gran parte dei quotidiani molto spesso trattano di musica ( il meccanismo ha molte maglie alla propria catena ).

3 – farvi presente che molta più attenzione ed attendibilità meritano alcuni siti specialistici, di buona qualità e totalmente estranei a tali dinamiche. Non occorre che pigiate molti tasti per raggiungerne uno, basta cliccare sul link del cibicida ( www.ilcibicida.com , lo riporto per qualità, non per amicizia, al caso dubitaste ), o andare su www.sentireascoltare.com e www.ondarock.it .

Troverete più competenza, passione e non vi verrà dubbio alcuno se vi sia frusciar di banconote.

 

Have good vibrations ( senza traduzione )

e diffidate dalle “ trasgressioni “ imposte, controllate e monetizzate.


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