"al tavolo sulla microelettronica convocato oggi al mise si sono cercate soluzioni condivise per lo sviluppo del settore e l'accesso ai fondi comunitari stanziati per il comparto. Si tratta di un'iniziativa utile e positiva, anche se purtroppo registriamo un forte ritardo del nostro paese per quanto riguarda la pianificazione di strategie industriali per il settore. Vogliamo inoltre sottolineare che è urgente, più in generale, mettere in campo politiche strategiche ad ampio raggio per sostenere le aziende che investono sul territorio nazionale".
Microelettronica, la Regione diserta l’incontro al Mise. Ugl: “Assenza ingiustificata”
“Al tavolo sulla microelettronica convocato oggi al Mise si sono cercate soluzioni condivise per lo sviluppo del settore e l’accesso ai fondi comunitari stanziati per il comparto. Si tratta di un’iniziativa utile e positiva, anche se purtroppo registriamo un forte ritardo del nostro Paese per quanto riguarda la pianificazione di strategie industriali per il settore. Vogliamo inoltre sottolineare che è urgente, più in generale, mettere in campo politiche strategiche ad ampio raggio per sostenere le aziende che investono sul territorio nazionale”.
Lo dichiara il segretario confederale dell’Ugl, Cristina Ricci, al termine del tavolo al Mise sulla microelettronica, aggiungendo che “per incoraggiare il rilancio di produzione e occupazione, rendere più appetibile il nostro Paese dal punto di vista industriale, e porre un freno alle delocalizzazioni, si deve intervenire al più presto su una serie di priorità come il fisco, la burocrazia, il costo dell’energia”.
Il vice segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Luca Vecchio, sottolinea, invece la diserzione della Regione siciliana: ha
“Si tratta di un’assenza incomprensibile e ingiustificabile, perché non ci si possono permettere ritardi e tentennamenti di fronte ad occasioni importanti come la stesura di piani di sviluppo per l’accesso ai fondi strutturali e alle risorse stanziate dall’Ue per la microelettronica nell’ambito di Orizzonte 2020″. “Oggi – prosegue – il 99 per cento dei dipendenti della StM e della Micron di Catania ha aderito allo sciopero di 8 ore indetto unitariamente per oggi con un presidio presso i cancelli della St, per protestare contro gli esuberi di Micron e per chiedere rassicurazioni sul futuro di St. Le istituzioni locali devono fare tutto il possibile per dare impulso agli investimenti, offrendo così risposte concrete ai lavoratori, che stanno esprimendo la loro preoccupazione in maniera più che evidente”.