Nonostante la politica continui a fare orecchie da marcante, non si placano in sicilia le proteste contro la gestione privata dell'acqua. Oggi è la volta di casteltermini, comune in provincia di agrigento, dove cittadini ed amministratori, in piazza, briceranno le carissime bollette di girgenti acque.
Casteltermini in rivolta: si bruciano le bollette di Girgenti Acque
Nonostante la politica continui a fare orecchie da marcante, non si placano in Sicilia le proteste contro la gestione privata dell’acqua. Oggi è la volta di Casteltermini, comune in provincia di Agrigento, dove cittadini ed amministratori, in piazza, briceranno le carissime bollette di Girgenti Acque.
Parliamo di bollette che oscillano dalle 350 euro fino a importi da capogiro: 7 mila euro.. “Vogliamo riappropriarci dell’acqua quale bene pubblico – dice al Gds il Sindaco Nuccio Sapia – e per questo è stata decisa, in maniera compatta, la mobilitazione, compreso il blocco delle strade di ingresso al paese”.
“Avevo chiesto – incalza Sapia – la sospensione delle bollette superiori alle 350 euro, in attesa di rivedere, in contraddittorio, le posizioni. Vogliamo un incontro, dinanzi al prefetto, con l’Ato idrico e già Girgenti Acque s’è detta disponibile. E’ una rivolta vera e propria, la gente non ce la fa più, non riesce più a sopportare queste imposizioni. Ecco perché l’intero popolo sarà presente, come lo è stato nell’assemblea durante la quale s’è decisa la mobilitazione. Abbiamo bisogno di essere ascoltati”.
Partecipate, la Regione si tiene Siciliacque. Addio acqua pubblica?