L’evento Tuttisottountetto – che si terrà il 24 febbraio – è stato fortemente voluto dalla rete del rifugiato coordinamento Catania per trovare soluzioni e confrontarsi su ipotesi possibili per superare nel capoluogo etneo il grande problema degli affitti delle casse non accessibili a chi non ha garanzie di un contratto di lavoro indeterminato. In questa […]
Tuttisottountetto, nodo affitti al centro dell’evento voluto dal coordinamento Catania della rete del rifugiato
L’evento Tuttisottountetto – che si terrà il 24 febbraio – è stato fortemente voluto dalla rete del rifugiato coordinamento Catania per trovare soluzioni e confrontarsi su ipotesi possibili per superare nel capoluogo etneo il grande problema degli affitti delle casse non accessibili a chi non ha garanzie di un contratto di lavoro indeterminato. In questa situazione si trovano italiani, stranieri e senza fissa dimora che, pur avendo spesso il reddito di cittadinanza o pensioni di vario genere, sono considerati non idonei a prendere in affitto una casa.
La rete, nata anni fa con lo scopo di organizzare la giornata mondiale del rifugiato, è attualmente una realtà territoriale che giornalmente si confronta e collabora per trovare soluzioni e lavorare in sinergia. È formata da alcune delle più grandi associazioni, cooperative, ordini e realtà in genere del territorio. L’evento che si svolgerà presso il teatro dell’oratorio San Filippo Neri di via Teatro Greco 32, coinvolgerà ospiti di vario tipo, tutti fondamentali per affrontare al meglio la tematica e trovare appunto soluzioni o quantomeno iniziare un processo.
La tavola rotonda moderata dalla coordinatrice della rete del rifugiato, Francesca Di Giorgio, ospiterà l’Arcivescovo di Catania Monsignor Luigi Renna, Salvatore Seminara un testimone e a sua volta vittima di questo sistema e per questo costretto a vivere in alloggi di fortuna e Il sindacato Sunia. Durante il pomeriggio la presentazione del libro Ritorno alla vita di Felice Ortolano i cui proventi verranno interamente devoluti alla locanda del samaritano di cui è responsabile Padre Mario Sirica, missionario vincenziano che introdurrà l’autore. Subito dopo un dibattito tra il pubblico in platea, tra cui istituzioni della città e i relatori. A seguire gli ospiti tutti si trasferiranno presso la caffetteria sociale Pane quotidiano proprio dietro l’angolo, in via S.Agostino 5, per un apericena.
La caffetteria sociale, appendice della locanda del samaritano funge attualmente da centro diurno , centro ascolto per gli inserimenti in dormitorio, ma soprattutto un delizioso bar al centro storico della città pronto ad accogliere tutti in cambio di un’offerta dove anche prendere un caffè diventa una bellissima avventura di confronto e condivisione.