Librino, auto accerchiata da una folla per fare passare il corteo funebre

«Bastardo, bastardo». È la parola urlata più e più volte contro un automobilista di una Jeep di colore bianco accerchiata da una folla di persone, alcune delle quali danno anche delle manate sull’auto. Dopo quelle contro la volante della polizia, sono altre scene del corteo funebre a Librino per i due ragazzi – il 20enne Carmelo Rapicavoli e il 29enne Fabrizio Storniolo – morti nell’incidente stradale che si è verificato il 27 settembre in viale Nitta.

In un altro video di poco meno di due minuti – pubblicato sulla pagina Facebook Inciviltà a Catania – si vede un numeroso gruppo di persone che accerchia la macchina e, tra insulti e manate, costringe la persona alla guida a fare mancia indietro e cambiare strada. Perché da lì deve passare il feretro. Poco dopo, scatta un applauso e i clacson dei motorini cominciano a suonare per annunciare il passaggio di una bara bianca portata a spalla da una decina di giovani. Il corteo adesso può passare mentre sullo sfondo sono i cumuli di spazzatura a fare da cornice.

Accerchiata la volante della polizia

Lo stesso metodo di accerchiamento era stato messo in atto anche nei confronti di una volante della polizia. Dopo l’esplosione dei fuochi d’artificio, la situazione sarebbe degenerata. E, stando a quanto verificato da MeridioNews, una donna avrebbe colpito la macchina della polizia utilizzando un pezzo di tubo di una grondaia mentre un’altra persona avrebbe colpito un agente con uno schiaffo. Un episodio per cui dall’Unione sindacale italiana poliziotti è arrivato l’appello a prefetto e questore di Catania per «ripristinare un clima di legalità» specie in zone in cui è alto il «rischio di delegittimare il ruolo delle forze dell’ordine nel territorio».

Le indagini sull’incidente

Intanto continuano le indagini sull’incidente avvenuto intorno alle 4.30 del 27 settembre con i due giovani a bordo di una moto di grossa cilindrata. Stando a quanto emerso finora, potrebbe essersi trattato di un incidente autonomo, con il ragazzo che era alla guida che avrebbe perso il controllo del mezzo. Fino a poche ore prima dell’incidente, Storniolo aveva pubblicato su Instagram foto e video di lui in sella alla sua moto. Nello stesso profilo anche le immagini di lui davanti alla tomba di Enzo Scalia, detto Negativa. Una delle vittime, insieme a Luciano d’Alessandro, della sparatoria avvenuta a Librino, in viale Grimaldi, due anni fa.


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