Tennis, l’uragano Petra travolge l’Italia

Tanto tuonò che piovve. E non parliamo solo delle avverse condizioni atmosferiche che hanno tormentato l’intera giornata di ieri al Tennis Club Palermo di viale del Fante, ma soprattutto della straordinaria prestazione di Petra Kvitova, che ha dimostrato che a Wimbledon non si vince per caso, ma solo se sei in grado di mettere in mostra un tennis straordinario. Una furia che ha travolto la malcapitata Sarita Errani, una che in fondo è anche arrivata in finale al Roland Garros. Ma andiamo con ordine.

Dopo le vittoria della Errani e della Vinci l’Italia si era portata sul 2-0 contro la fortissima Repubblica ceca (numero 1 al mondo del ranking ITF e campione uscente della Federation Cup) . Non solo il risultato, ma il modo con cui le nostre ragazze si erano imposte sulle ceche faceva credere che non avremmo avuto particolari difficoltà a chiudere il discorso qualificazione durante la giornata di oggi.

I più ottimisti si erano sbilanciati fino al punto da pensare che potesse già essere il primo incontro della mattinata quello decisivo e che insomma all’ora di pranzo i giochi sarebbe stati fatti. Invece non solo abbiamo dovuto aspettare ben 5 ore per vedere in campo le due giocatrici numero 1 dei rispettivi paesi (Errani e Kvitova appunto) ma dopo un illusorio primo set, in cui la Kvitova sembrava la svogliata giocatrice di ieri, pronta a sparacchiare ovunque tranne che in campo i suoi fantastici colpi di rimbalzo, e che la Errani portava a casa con un pizzico di fatica verso la fine si scatenava sulla povera Sara un vero e proprio uragano.

Dal 62 21 per la Errani, la nostra giocatrice si trovava costretta a subire un pesantissimo parziale di 11 game a zero che non solo portavano la Repubblica ceca sull’1-2 complessivo ma che impedivano anche la conclusione del match nella giornata di oggi per sopraggiunta oscurità. Eppure la partita si era messa benissimo, la Errani volava in un amen sul 5-0 e Petra sembrava proprio non riuscire a capire come poter tenere un proprio turno di battuta. Ma nel set point sullo 0-5 forse accadeva qualcosa. La Kvitova non mollava quel game, riusciva a brekkare Sara ma ricadeva tra le braccia deipropri fantasmi nel turno di servizio successivo, perso addirittura a zero.

Dopo che la Errani teneva senza troppi problemi anche il primo game del secondo set cominciava un’altra partita. La ceca cominciava a colpire con maggior precisione la pallina e soprattutto diventava improvvisamente più paziente. Continuava ancora a colpire con furia quasi cieca ma, se si lascia passare l’ossimoro, in modo controllato. Palline che andavano molto lontane dalle righe di fondo o che affondavano in rete cominciavano a cadere nei dintorni della riga e sempre più lontane dalle possibilità di recupero di Sara. La nostra ragazza resisteva fino a quando poteva, aveva le sue possibilità per evitare di far scappare la Kvitova sul 42 ma poi crollava di schianto. A niente serviva la lunga pausa tra la fine del secondo set e l’inizio del terzo, della quale Barazzutti approfittava per andare a chiedere qualche lume a Lozano, il coach che segue Sara tutto l’anno. Il consiglio dello spagnolo non cambiava la partita e solo il grande orgoglio della Errani impediva alla Kvitova di concludere al primo match point. tre volte, la ragazza italiana si salvava ma alla quarta, ormai stremata di fronte a quella ragazzona che picchiava come un ossesso, doveva capitolare.

L’italia rimane comunque favorita in questa semifinale di Fed Cup; domani (inizio alle ore 11, diretta su raisport) toccherà alla beniamina di casa, Roberta Vinci, provare a chiudere il discorso qualificazione contro Lucie Safarova che è sembrata fin qui la meno in palla del gruppetto. E se proprio non dovesse bastare anche nel doppio partiremmo leggermente favoriti. Ne abbiamo abbastanza per comprendere la rilassatezza del capitano azzurro in conferenza stampa che alla domanda del vostro cronista ha risposto in modo zen “a volte si vince a volte si perde; ci sono anche le avversarie e la Kvitova è stata davvero molto brava”. Chapeau.

 

Federation Cup risultati: P. Kvitova b. S. Errani 26 62 60 (Italia-Repubblica Ceca 2-1)


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Tanto tuonò che piovve. E non parliamo solo delle avverse condizioni atmosferiche che hanno tormentato l'intera giornata di ieri al tennis club palermo di viale del fante, ma soprattutto della straordinaria prestazione di petra kvitova, che ha dimostrato che a wimbledon non si vince per caso, ma solo se sei in grado di mettere in mostra un tennis straordinario. Una furia che ha travolto la malcapitata sarita errani, una che in fondo è anche arrivata in finale al roland garros. Ma andiamo con ordine.

Tanto tuonò che piovve. E non parliamo solo delle avverse condizioni atmosferiche che hanno tormentato l'intera giornata di ieri al tennis club palermo di viale del fante, ma soprattutto della straordinaria prestazione di petra kvitova, che ha dimostrato che a wimbledon non si vince per caso, ma solo se sei in grado di mettere in mostra un tennis straordinario. Una furia che ha travolto la malcapitata sarita errani, una che in fondo è anche arrivata in finale al roland garros. Ma andiamo con ordine.

Tanto tuonò che piovve. E non parliamo solo delle avverse condizioni atmosferiche che hanno tormentato l'intera giornata di ieri al tennis club palermo di viale del fante, ma soprattutto della straordinaria prestazione di petra kvitova, che ha dimostrato che a wimbledon non si vince per caso, ma solo se sei in grado di mettere in mostra un tennis straordinario. Una furia che ha travolto la malcapitata sarita errani, una che in fondo è anche arrivata in finale al roland garros. Ma andiamo con ordine.

Tanto tuonò che piovve. E non parliamo solo delle avverse condizioni atmosferiche che hanno tormentato l'intera giornata di ieri al tennis club palermo di viale del fante, ma soprattutto della straordinaria prestazione di petra kvitova, che ha dimostrato che a wimbledon non si vince per caso, ma solo se sei in grado di mettere in mostra un tennis straordinario. Una furia che ha travolto la malcapitata sarita errani, una che in fondo è anche arrivata in finale al roland garros. Ma andiamo con ordine.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]