La Rai al Comune di Santo Stefano di Camastra: “Pronti a spostare il ripetitore”

di Marila Re

La Rai, l’unica in regola, è comunque pronta al “trasloco” del suo ripetitore dalla zona Letto Santo. Lo hanno comunicato, dopo un sopralluogo, i tecnici di RaiWay. Al momento l’impianto che diffonde le trasmissioni della Tv di Stato è posizionato di fronte il Santuario dedicato alla Santa Croce. Un punto strategico, ma anche di particolare pregio ambientale e soprattutto luogo di culto molto caro alla comunità stefanese.

“Il problema dell’elettromagnetismo, per quanto riguarda il nostro impianto, non esiste. L’Arpa (Agenzia regionale per la tutela ambientale) ha certificato che stiamo rispettando tutte le norme”. Lo ha dichiarato il responsabile tecnico di Rai Way Sicilia, Luigi Di Chiara, dopo aver visitato il luogo, a Santo Stefano di Camastra, in zona Letto Santo, dove sono installate antenne di trasmissione radiofoniche. (sopra, a destra, il sopralluogo del Sindaco e dei tecnici della Rai nella zona del Santuario di Santa Croce)

L’équipe Rai, nonostante la totale estraneità a qualunque accusa di inquinamento, ha manifestato al Sindaco di Santo Stefano, Francesco Re (nella foto sotto, a destra), presente all’incontro di verifica, la propria disponibilità a spostare il ripetitore in un sito alternativo all’attuale. “Esiste sicuramente un problema di impatto – ha ammesso Di Chiara – perché il ripetitore Rai si trova vicino al Santuario. E’ un problema che condividiamo, per questo stiamo cercando in collaborazione con l’amministrazione comunale un possibile sito alternativo”.

Fin qui le parole, ma la partita è ancora però tutta aperta. Non solo perché per trovare una nuova postazione alle antenne ci vorrà tempo prima e denaro poi, ma anche perché l’emittente radiotelevisive ‘incriminata’ – Radio Maria – dovrà arrendersi all’evidenza dei fatti, ossia all’ineluttabilità del trasferimento. E’, infatti, il ripetitore di questa radio, a quanto pare un po’ ‘abusivo’, a creare problemi,

Nonostante siano prive delle autorizzazioni ministeriali alla trasmissione, le emittenti radiotelevisive tenteranno di tutto per opporsi la delocalizzazione degli impianti. L’ufficio tecnico comunale sta lavorando ad un piano di ricognizione del territorio, per individuare un sito alternativo a quello del Letto Santo. Obiettivo: dare il via alla fase di “exit strategy” per lo spostamento degli impianti radiotelevisivi.

“La strada è ormai tracciata e non si torna indietro”, assicura il sindaco Re. Che aggiunge: “Le antenne devono andar via dal Letto Santo. Abbiamo già aperto un canale di interlocuzione con Radio Maria, catalogata come la fonte di inquinamento principale, a cui abbiamo comunicato la necessita imprescindibile di trovarsi un’altra allocazione”.

Quale sarà adesso la reazione di Radio Maria? La verità è che probabilmente gli stessi titolari degli impianti non pensavano che, alla fine, si giungesse a passi e atti amministrativi concreti che vanno nella direzione dello spostamento delle antenne o del loro spegnimento.

Nella foto Luigi Di Chiara e Francesco Re durante il sopralluogo

 


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