Bersani-Renzi: sfida aperta

Il 2 dicembre è già dietro l’angolo. Sarà il giorno in cui il popolo del centrosinistra dovrà decidere chi sarà il candidato che sfiderà non si capisce bene ancora chi (Angelino Alfano? di nuovo Berlusconi? un candidato del nuovo Partito di Luca Cordero di Montezemolo?). In ogni caso, il centrosinistra dovrà scegliere tra Pier Lugi Bersani e Matteo Renzi. Non sarà una scelta facile, perché il Sindaco di Firenze non parte battuto.

Renzi punta ad intercettare il voto dell’elettorato deluso di centrodestra. Mentre Bersani dovrà per forza di cose rivolgersi a Nicki Vendola, che venderà a caro prezzo i 500 mila voti raccolti ieri.

Un dato sembra certo: anche Vendola è vincolato: perché un suo passo indietro – per esempio, un invito a lasciare liberi i propri elettori, avvantaggerebbe il Sindaco di Firenze. Su questo punto lo stesso leader di Sel è stato chiaro: “Non vedo come potrei sostenere Renzi…”. (a sinistra, foto tratta da fanpage.it)

Anche la leader della Cgil, Sussanna Camuso, è già schierata. Quello che doveva dire l’ha detto prima del voto di ieri: “Se vincesse Renzi sarebbe un problema”.

Maurizio Landini, il segretario della Fiom, l’ala dura della Cgil, contattato dal quotidiano on line Affaritaliani.it, non si è sbilanciato: “Io faccio il sindacalista, non mi interessano queste cose”. Del resto, in Italia, un’organizzazione sindacale che difende per davvero i lavoratori non può stare né con Bersani, né con Renzi: perché nessuno dei due ha ormai molto a che vedere con la Sinistra.

Detto questo, per Bersani non sarà facile trovare un’intesa con Vendola. Del quale si conoscono già le richieste: introduzione di una bella imposta patrimoniale per i ricchi, tassazione delle rendite finanziarie, il salario di disoccupazione per i primi sei mesi e giù le mani dall’articolo 18. In pratica, l’esatto contrario di quello che dovrebe realizzare Bersani al Governo. Soprattutto se il Pd dovesse allearsi con l’Udc di Casini.

Nicola Fratoianni, cordinatore della campagna elettorale di Vendola, ad Affaritaliani.it, ha già messo le mani avanti: “Abbiamo costruito una proposta che ha al centro il cambiamento: la discontinuità con le politiche degli anni della destra e di Monti. La discontinuità col rigorismo europeo. Il tema delle ridistribuzione della ricchezza, la centralità della questione lavoro combattendo la precarietà. La centralità di temi come la scuola e la cultura. E’ evidente che chi vorrà misurarsi con questi temi avrà non tanto il nostro appoggio, ma soprattutto l’appoggio convinto di chi ha votato per noi”. Quindi l’affondo: “Bersani è stato troppe volte dominato dalla logica del vorrei ma non posso. Bisognerebbe che questo vorrei diventasse ‘voglio e ci provo’ e allora cambierebbe il quadro”.

Più lineare, alla fine, il percorso di Matteo Renzi. Che, con molta probabilità, insisterà sulla sua linea ‘liberale’, puntando sulla modernizzazione del Paese. Parole che potrebbero fare breccia in un elettorato di centrodestra stanco delle promesse – in verità mai mantenute – di Berlusconi. Elettori che, alla fine potrebbero determinare la sorpresa, se è vero che il favorito resta comunque Bersani.

La differenza di voti tra Bersani e Renzi, alla fine, non è tanta. E se è vero – come hanno denunciato gli omini del Sindaco di Firenze – che sarebbero ‘spariti’ 120 mila voti, beh, l’impresa di Renzi potrebbe non essere impossibile.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Il 2 dicembre è già dietro l’angolo. Sarà il giorno in cui il popolo del centrosinistra dovrà decidere chi sarà il candidato che sfiderà non si capisce bene ancora chi (angelino alfano? di nuovo berlusconi? un candidato del nuovo partito di luca cordero di montezemolo?). In ogni caso, il centrosinistra dovrà scegliere tra pier lugi bersani e matteo renzi. Non sarà una scelta facile, perché il sindaco di firenze non parte battuto.

Il 2 dicembre è già dietro l’angolo. Sarà il giorno in cui il popolo del centrosinistra dovrà decidere chi sarà il candidato che sfiderà non si capisce bene ancora chi (angelino alfano? di nuovo berlusconi? un candidato del nuovo partito di luca cordero di montezemolo?). In ogni caso, il centrosinistra dovrà scegliere tra pier lugi bersani e matteo renzi. Non sarà una scelta facile, perché il sindaco di firenze non parte battuto.

Il 2 dicembre è già dietro l’angolo. Sarà il giorno in cui il popolo del centrosinistra dovrà decidere chi sarà il candidato che sfiderà non si capisce bene ancora chi (angelino alfano? di nuovo berlusconi? un candidato del nuovo partito di luca cordero di montezemolo?). In ogni caso, il centrosinistra dovrà scegliere tra pier lugi bersani e matteo renzi. Non sarà una scelta facile, perché il sindaco di firenze non parte battuto.

Il 2 dicembre è già dietro l’angolo. Sarà il giorno in cui il popolo del centrosinistra dovrà decidere chi sarà il candidato che sfiderà non si capisce bene ancora chi (angelino alfano? di nuovo berlusconi? un candidato del nuovo partito di luca cordero di montezemolo?). In ogni caso, il centrosinistra dovrà scegliere tra pier lugi bersani e matteo renzi. Non sarà una scelta facile, perché il sindaco di firenze non parte battuto.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]