Il ‘caso’, se così si può dire, è scoppiato nel corso della trattativa tra Gh Palermo (società controllata al 100% dalla Gesap) e i sindacati del settore aerotrasporti. Parliamo, ovviamente, della società che gestiscono i servizi a terra presso l’aeroporto ‘Falcone-Borsellino’ del capoluogo siciliano. Gh vorrebbe mettere in Cassa integrazione 25 dipendenti per 12 mesi; i sindacati rispondono picche.

Ebbene, mentre è in corso il braccio di ferro di scopre un fatto che definire strano è poco. Il protagonista di qiesta storia si chiama Gennaro Carcassa, che è stato capo scalo all’aeroporto di Palermo fino al 2008,

Gennaro, che ha un nome ‘leggermente’ napoletano, nel 2008 viene trasferito a Napoli con una bella promozione: super visore di tutti gli scali del Sud Italia per conto della Gh Italia. Buon per lui.

A questo punto viene fuori una magagna: si scopre, infatti, che il nostro Gennarino, dal 2008 al 16 luglio di quest’anno, è stato pagato da Gh Palermo. A che titolo? La domanda andrebbe girata ai dirigenti di Gh Palermo e ai vertici della Gesap, dal momento che è, per l’appunto, la Gesap titolare del 100% delle azioni di Gh Palermo.

I dipendenti di Gh Palermo – quelli che dovrebbero andare in Cassa integrazione – hanno fatto i conti: e hanno scoperto che, in tutti questi anni, la Gh Palermo spa ha pagato un dipendente della Gh Napoli – il nostro Gennarino – versando 200 mila 632 euro, più i contributi.

A che titolo una azienda spa oggi – si domandano giustamente i dipendenti -chiede duri sacrifici al proprio personale? Una domanda che chiama un’altra domanda: quanti soldi, a vario titolo, a Gh Palermo ha dato alla Gh Napoli in tutti questi anni?

Insomma: quello di Gennarino è un caso unico o ci sono altre cose non ancora venute alla luce? In tutti questi anni chi ha controllato i veri conti di Gesap e Gh Palermo?