Un nuovo punto di riferimento per il mondo della cultura a palermo: è la sfida, senz'altro coraggiosa in tempi di crisi e tagli generalizzati, di giovanni nanfa, nome autorevole del cabaret isolano da oltre quarant'anni. (a destra, foto di gianni nanfa tratta da ilfattonisseno. It)
Al via il nuovo Teatro Jolly con Gianni Nanfa
Un nuovo punto di riferimento per il mondo della cultura a Palermo: è la sfida, senz’altro coraggiosa in tempi di crisi e tagli generalizzati, di Giovanni Nanfa, nome autorevole del cabaret isolano da oltre quarant’anni. (a destra, foto di Gianni Nanfa tratta da ilfattonisseno.it)
Teatro brillante, prosa, concerti musicali, spettacoli di danza, iniziative per le scuole, eventi, attività di formazione nell’ambito della comunicazione: tutto questo vedrà luce nel nuovo Teatro Jolly, nato sulle ceneri dell’ex cinema storico palemitano, altra sala cinematografica costretta a chiudere i battenti per effetto della recessione.
Il modo migliore per reagire alla crisi, economica e culturale, è la capacità di sapersi trasformare – dice Nanfa – ecco perché da oggi comincia la nuova vita del Jolly, che continuerà a produrre cultura sotto altre vesti e a soddisfare ogni tipologia di pubblico e gusto. Dopo ben dodici anni conclude il nuovo gestore della struttura- io e la mia compagnia abbiamo lasciato il teatro Al Convento e abbiamo deciso di tuffarci con entusiasmo in questa nuova avventura.
I numeri del nuovo Teatro Jolly (diretto da Roberto Nanfa) costituiscono già un ottimo biglietto di presentazione: 3 mesi di lavorazione, una platea di 380 posti, un palcoscenico di 10 metri per 7, nuovi camerini e impianti luce, audio e video di ultima generazione, per garantire una fruizione sempre eccellente delle rappresentazioni. Uno sforzo economico imponente, dunque, che ha avuto il sostegno dell’ Ircac (Istituto regionale per il credito alla cooperazione) oltre che di un circuito di istituti bancari.
Veniamo ai contenuti. Ad aprire la stagione saranno Manfredi e Gerardo Di Liberto, in scena dal 22 al 25 novembre con il doppio spettacolo Non ho tempo da perdere – Tascio è bello.
Dall’1 al 16 dicembre sarà in scena Già il prezzemolo era bello…, con Antonio Pandolfo e Stefano Piazza.
Il grande appuntamento con la musica d’autore è fissato per il 23 dicembre, con il concerto di Fabio Concato.
Da fine gennaio a fine marzo sarà la volta di Ma che succede?, il nuovo spettacolo comico portato in scena dallo stesso Giovanni Nanfa, in compagnia di Antonio Pandolfo e Giuseppe Giambrone.
L’inaugurazione del Teatro Jolly (via Domenico Costantino, 54/56) si svolgerà mercoledì 21 novembre alle ore 21.00. Per maggiori informazioni e prenotazioni 091/6376336 091/6377377. Sito internet: www.teatrojolly.it
*giovedì 22 e venerdì 23 ore 21.30; sabato 24 ore 22.00; domenica 25 ore 18.00. Costo del biglietto: primo settore 12 euro; secondo settore 10 euro;ridotto cral 8 euro
Scheda spettacoli
NON HO TEMPO DA PERDERE di e con Manfredi Di Liberto
genere: teatro comico -fantastico
Uno spettacolo unico nel suo genere in cui i veri protagonisti sono la fantasia e il tempo. Lo show non ho tempo da perdere è uno spettacolo dalle mille luci e unisce i vari generi di teatro, il cabaret, il mimo e il trasformismo. Dopo i successi di Diapason, Il fantasma sul palcoscenico e il Signor ammazzatempo, questo nuovo show è una miscela di vecchi pezzi e nuovi che racchiude un genere innovativo della comicità italiana. Di Liberto con un accurato lavoro di ricerca estrapola frasi da film, pezzi di canzoni animati,voci tratte da spot pubblicitari ed effetti sonori collegandoli tra di loro creando così delle vere e proprie storie di vita quotidiana.
Ho voluto scrivere uno spettacolo dove si potessero ripercorrere quasi tutte le mie esibizioni dice Manfredi Di Liberto – sin dalle poesie damore che scrivevo a scuola durante lora di filosofia fino ad arrivare al periodo in cui ho perfezionato le mie tecniche di mimo e recitazione. Testerò con il pubblico anche nuove esibizioni che porterò presto in tv. Insomma sarà uno show completo.
TASCIO E BELLO di e con Gerardo Di Liberto
genere: cabaret
Gerardo Di Liberto è stato considerato per anni tascio, prima si offendeva, oggi se ne vanta e può dire che tascio è bello perché dà soddisfazioni. Così ha pensato che forse è giusto spiegare agli altri come si fa a diventare tasci per vivere meglio. Lo spettacolo è tratto dall’omonimo libro.
(lo spettacolo è diviso in due tempi, il primo tempo Manfredi Di Liberto e il secondo tempo Gerardo Di Liberto)