Wind jet, 48 ore dal baratro. L’Adoc al fianco dei passeggeri abbandonati

48 ore per evitare il fallimento. Sono momenti decisivi questi per la compagnia aerea low cost siciliana, fondata nel 2003  da Antonio Pulvirenti.  L’annunciata fusione con Alitalia si sta rivelando un pasticcio.  Con enormi disagi per i passeggeri che in tutta Italia stanno scontando ritardi enormi e cancellazioni di voli.

A dettare il termine ultimo del salvataggio è stato l’Ente nazionale aviazione civile: «Deadline a mercoledì prossimo per la comunicazione ufficiale di un accordo fra Alitalia e Windjet, altrimenti fermiamo gli aerei» , ha detto  il presidente dell’Enac, Vito Riggio, spiegando che Windjet «non ha risorse economiche sufficienti per garantire l’attività» per i prossimi mesi.  I voli Windjet, insomma,  rischiano di rimanere a terra, con seri problemi per i 500 lavoratori della compagnia.

Ma che succede? A quanto pare  il problema sono gli  slot. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha dato il via libera all’acquisizione di WindJet da parte di Alitalia a patto che  ceda alcuni slot  su tre rotte – Catania-Milano Linate,  Palermo-Milano Linate Catania-Roma Fiumicino – per eliminare i rischi di monopolio. Una decisione però che non è piaciuta ad Alitalia.

Sulla questione interviene anche l’Associazione dei consumatori: “I disservizi dei viaggiatori Wind Jet non si limitano ai ritardi ma ci sono vistose mancanze, a cominciare dalla quasi nulla assistenza negli aeroporti e l’impossibilita’ di accedere ai servizi di Call center, in concomitanza di cancellazioni voli a ripetizione. Spesso, la compagnia non garantisce la riprotezione su altri vettori e sono numerose le segnalazioni di passeggeri che hanno dovuto ricomprare biglietti da e verso la Sicilia, o che hanno perso il denaro per le loro vacanze, con danni di immagine e operativi enormi”  dichiara il presidente dell’Adoc, Claudio Melchiorre.
L’Associazione dei consumatori, si legge in una nota, “ha ricevuto lamentele e denunce su fatti accaduti in alcuni aeroporti, a cominciare da quelli di Milano e Roma dove scarse informazioni e assenza della compagnia hanno prodotto danni enormi a vacanzieri, lavoratori, famiglie”.
“Qualora la compagnia dovesse andare in fallimento, Adoc – prosegue Melchiorre – si insinuera’ nelle procedure fallimentari per recuperare le somme spese a fronte di nessun servizio, da parte dei consumatori. La cosa che credo debba essere fatta immediatamente, possibilmente attraverso la moral suasion dell’Enac, e’ la creazione di unita’ operative ben identificabili per la gestione delle emergenze procurate dalle cancellazioni di voli e dalla mancanza di informazioni. Se in questo settore ci fosse un fondo di solidarieta’ certo, sarebbe tutto piu’ semplice. Ci auguriamo che questa nostra proposta venga presa in considerazione”.
L’Associazione dei consumatori invita quanti siano in possesso di biglietti aerei inutilizzati della compagnia Wind Jet a contattare l’Adoc, presso la sede di Catania, oppure presso Sicilia Consumatori, associazione che ha un accordo di partnership operativa con Adoc.

 


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