Long drink/ Sommesso consiglio a Fabrizio Ferrandelli: al ballottaggio vada da solo

Vorremmo dare un sommesso consiglio a Fabrizio Ferrandelli. La nostra sensazione è che l’avversario di Leoluca Orlando al ballottaggio non abbia ancora ben capito cosa sta succedendo del Pd. Perché le dichiarazioni di alcuni dirigenti di questo partito, come quella di Anna Finocchiaro, non sono affatto estemporanee. Al contrario, fanno parte di una strategia che la sinistra siciliana ha sempre adottato.

E’ vero, una parte del Pd di Palermo ha puntato su Ferrandelli. Ma un’altra parte del partito non ha seguito questa indicazione. La realtà è nei numeri. Il Pd, a Palermo, è ormai un partito del 7 per cento. Se proprio vogliamo essere buoni, il 2 per cento degli elettori di questo partito avrà votato Ferrandelli. Gli altri hanno votato Leoluca Orlando sindaco, non sappiamo se sulla base delle indicazioni dei dirigenti di questo partito nonalineati con Antonello Cracolici e Lumia o a prescindere da tutto.

Adesso, dopo la pesante ‘botta’, il Pd ha avviato una sorta di ‘offensiva di pace’ nei confronti di Leoluca Orlando. I protagonisti di questa ‘svolta’ perdono tempo, perché Orlando conosce questi personaggi come le proprie tasche e li terrà lontani con la canna.

Ebbene, questa nuova strategia del Pd, egregio signor Ferrandelli, postula il suo ‘sacrificio’ definitivo. Per provare a ricucire con Orlando il Pd – che da Roma a Palermo ha utilizzato lei – adesso la ‘mollerà’. Lo faranno con tatto. La elimineranno – politicamente, s’intende – con l’anestesia. E finiranno per appannare definitivamente l’immagine che lei si è costruito a Palermo con il suo gruppo di volenterosi lavorando nel sociale.

In questa fase non sappiamo se nel Pd si libereranno di Giuseppe Lumia (cosa probabile) e di Antonello Cracolici (cosa improbabile, perché è grazie a lui che il Pd romano e piemontese ha ‘bagnato’ il becco in certi affari della Regione siciliana). Ma sappiamo che finiranno di spremerla come un limone e poi la molleranno con altre promesse mirabolanti.

Da qui il nostro consiglio: invece di finire stritolato dai ‘giochi’ interni del Pd, tra quelli che diranno che bisogna votare Orlando al ballottaggio e quelli che fingeranno di votare per lei, prenda la palla al balzo e si faccia da solo il ballottaggio. Dicendo, a chiare lettere, di non volere i voti di alcun partito: né del Pd, né dell’Mpa, né di Fli. Vada da solo. Tanto che cosa perderà? L’improbabile 2 per cento del Pd di Cracolici & Lumia? I voti dell’Mpa? Quelli di Fli?

Dia retta a noi: recuperi la propria indipendenza, abbassi i toni dello scontro con Orlando e, nei prossimi cinque anni, eviti di finire di nuovo con ‘cattive compagnie’.


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