Stamattina i ‘Forconi’ a Catania

Da stamattina alle sette i ‘Forconi’ presidiano il Municipio di Catania. Nella città Etnea si è arrivati dopo che in un gran numero di Comuni siciliani sono state celebrate assemblee – in molti casi con la partecipazione di amministratori comunali – per porre all’attenzione dell’opinione pubblica e del governo nazionale e regionale le regioni di intere categorie – agricoltori, pescatori, autotrasportatori, artigiani, lavoratori dell’edilizia – che protestano per le gravi condizioni economiche in cui versano ormai da lunghi mesi. Occupazioni pacifiche dei Comuni si cominciano a registrare in tutte le Province dell’Isola.
“In tutti questi giorni – ci racconta Mariano Ferro, uno dei leader dei ‘Forconi’ – stiamo facendo di tutto per non arrecare disagi alla popolazione. Lo stesso arrivo a Catania, oggi, di un’ampia delegazione del Movimento, è stata preceduta, ieri, da una trattativa pacifica con le istituzioni della città con in testa il sindaco, Raffaele Stancanelli. Da parte nostra c’è la volontà, lo ripetiamo, di non arrecare disagi alla popolazione. Ma questo non significa che il nostro messaggio dovrà essere tenuto basso o, peggio, non arrivare a chi di dovere”.
Il riferimento è al dialogo tra ‘Forconi’ e istituzioni. I leader del Movimento, che non hanno alcuna intenzione di usare la forza, hanno fatto capire al sindaco Stancanelli che stamattina vogliono procedere all’occupazione pacifica di Palazzo degli Elefanti, la sede del consiglio comunale di Catania. Il sindaco gli avrebbe risposto di essere disposto a ricevere solo una delegazione del ‘Movimento’ – a quanto pare non più di una decina di persone – giusto il tempo per una veloce conferenza stampa e poi via, di nuovo fuori.
“Il sindaco Stancanelli – ci dice Ferro – non ha ancora capito che il nostro è un Movimento di popolo. E che le nostre non sono riunioni di vertici di partito. Noi abbiamo un’esigenza: nel rispetto delle esigenze legittime dei cittadini siciliani, dobbiamo fa capire al governo nazionale e al governo regionale che il nostro Movimento non è in smobilitazione. Al contrario, siamo più organizzati di prima. Per ora ci muoviamo con senso di responsabilità. Non vorremmo, però, che qualcuno scambiasse la nostra disponibilità al dialogo e alla comprensione delle esigenze dei cittadini siciliani come un nostro atteggiamento di arrendevolezza. Se pensano di averci messo a tacere si sbagliano. Noi lottiamo per la sopravvivenza. Non molleremo di un millimetro. Siamo abituati al duro lavoro. E a combattere. L’occupazione pacifica dei Municipi siciliani andrà avanti”.

 


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Da stamattina alle sette i ‘forconi’ presidiano il municipio di catania. Nella città etnea si è arrivati dopo che in un gran numero di comuni siciliani sono state celebrate assemblee - in molti casi con la partecipazione di amministratori comunali - per porre all’attenzione dell’opinione pubblica e del governo nazionale e regionale le regioni di intere categorie - agricoltori, pescatori, autotrasportatori, artigiani, lavoratori dell’edilizia - che protestano per le gravi condizioni economiche in cui versano ormai da lunghi mesi. Occupazioni pacifiche dei comuni si cominciano a registrare in tutte le province dell’isola.

Da stamattina alle sette i ‘forconi’ presidiano il municipio di catania. Nella città etnea si è arrivati dopo che in un gran numero di comuni siciliani sono state celebrate assemblee - in molti casi con la partecipazione di amministratori comunali - per porre all’attenzione dell’opinione pubblica e del governo nazionale e regionale le regioni di intere categorie - agricoltori, pescatori, autotrasportatori, artigiani, lavoratori dell’edilizia - che protestano per le gravi condizioni economiche in cui versano ormai da lunghi mesi. Occupazioni pacifiche dei comuni si cominciano a registrare in tutte le province dell’isola.

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Da stamattina alle sette i ‘forconi’ presidiano il municipio di catania. Nella città etnea si è arrivati dopo che in un gran numero di comuni siciliani sono state celebrate assemblee - in molti casi con la partecipazione di amministratori comunali - per porre all’attenzione dell’opinione pubblica e del governo nazionale e regionale le regioni di intere categorie - agricoltori, pescatori, autotrasportatori, artigiani, lavoratori dell’edilizia - che protestano per le gravi condizioni economiche in cui versano ormai da lunghi mesi. Occupazioni pacifiche dei comuni si cominciano a registrare in tutte le province dell’isola.

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