la candidatura dell'itinerario "palermo arabo-normanna e le cattedrali di cefalù e monreale" nella world heritage list dell'unesco diventa sempre più concreta. E' stato presentato oggi a palermo il piano di gestione per il percorso artistico e monumentale, progetto promosso dall'assessorato regionale dei beni culturali e dell'identità siciliana, dalla fondazione patrimonio unesco sicilia e dalla fondazione banco di sicilia.
Unesco, dopo il rigassificatore di Porto Empedocle la farsa arabo-normanna di Palermo
La candidatura dell’itinerario “Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale” nella World Heritage List dell’Unesco diventa sempre più concreta. E’ stato presentato oggi a Palermo il piano di gestione per il percorso artistico e monumentale, progetto promosso dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, dalla Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia e dalla Fondazione Banco di Sicilia.
A strombazzare questa notizia è, tanto per cambiare, lassessorato regionale ai Beni culturali e, come recita nuova dicitura – che non sappiamo se definire tragica o comica – dellidentità siciliana. In pratica, i massoni dellUnesco annunciano il quasi intruppamento dellintinerario Palermo arabo-normanno + le cattedrali di Cefalù e Monreale nella lista che in Sicilia somiglia tanto al più classico dei bla bla bla.
Questa nuova sceneggiata – perché di una sceneggiata si tratta – non serve a nulla. E che non serve a nulla lo dimostra la vicenda di Agrigento, dove lUnesco ha inserito nella World Heritage List la Valle dei Templi e, contemporaneamente, non ha proferito parola – a parte qualche timida lettera – quando la Regione siciliana, nellestate del 2009, ha autorizzato la realizzazione di un rigassificatore – per la cronaca, il più grande rigassificatore dEuropa – a Porto Empedocle, cioè a un chilometro, in linea darea, dalla stessa Valle dei Templi di Agrigento.
Come si può notare, almeno in Sicilia, questa storia dellUnesco che tutela, della World Heritage List e di altri annunci vari è solo, come già detto, una sceneggiata di cattivo gusto. Invece di programmare la tutela della “Palermo arabo-normanna e delle cattedrali di Cefalù e Monreale”, i vertici italiani dellUnesco dovrebbero – se ne hanno le capacità e la forza – dismettere i panni di sepolcri imbiancati e dire a chiare lettere che il rigassificatore di Porto Empedocle è una vergogna internazionale. Precisando che, fino a quando questo progetto che dovrebbe essere realizzato a due passi dalla Valle dei Templi non verrà sbaraccato, lUnesco non metterà più piede in Sicilia. Il resto sono chiacchiere.