Problema del parcheggio in Piazza Dante

È da tempo insostenibile la condizione in cui i dipendenti, docenti e non docenti, e gli studenti delle Facoltà di Lettere e Filosofia e di Lingue e Letterature straniere, ma anche di Scienze della Formazione, versano per l’irrisolta questione del parcheggio in Piazza Dante e aree limitrofe: com’è noto gli spazi sono contrassegnati da strisce blu il che comporta possibilità di parcheggio per due ore o, a costi maggiorati (euro 1,70), per mezza giornata, nonché necessità di raggiungere il luogo di lavoro in notevole anticipo per trovare un posto. Se va male, multe salate.

 

D’altra parte l’intera area gravitante attorno al Monastero dei Benedettini vede un concentrarsi impressionante di strutture: tre Facoltà, due Licei, tre Aziende ospedaliere. A considerare solo le due Facoltà di Lettere e di Lingue almeno trecento sono i dipendenti e oltre diecimila gli studenti: l’area territoriale si configura ormai come un concentrato di caos, sovraffollamento di traffico e intasamento dei parcheggi a pagamento.

 

La sofferenza è generalizzata: per i lavoratori, gli studenti, gli abitanti del quartiere, le famiglie dei malati. C’è da aggiungere che, per motivi connessi alle sempre più numerose manifestazioni che si svolgono all’interno del Monastero e alla conseguente riserva della Piazza Dante a favore dei convegnisti, è sempre più frequente non potere neppure posteggiare. È del tutto evidente che la situazione è ormai non ulteriormente sostenibile: si profilano questioni sociali connesse alla vivibilità dei quartieri interessati e pesanti conseguente sull’organizzazione del lavoro interne alle strutture allocate nel Monastero: un carico economico non indifferente, orari dilatati per la necessità di catturare un posto.

 

Visto, nonostante tentativi di confronto con il Comune portati avanti dai Presidi Mineo e Pioletti, il perdurare di siffatta situazione, venerdì 4 novembre si è tenuta una riunione autoconvocata di delegati delle strutture presenti nel Monastero che ha convenuto:

1. nell’invitare i Presidi ad aprire in tempi rapidi un confronto con le autorità competenti per individuare una soluzione strutturale e definitiva al problema del parcheggio, considerato un diritto dei lavoratori;

2. nel chiedere che, nelle more della predisposizione di una soluzione definitiva, si ottengano spazi e agevolazioni economiche per il parcheggio;

3. nel coinvolgere le Organizzazioni sindacali, le rappresentanze studentesche e il Comitato di quartiere  al fine di affrontare le delicate questioni sociali connesse alla vivibilità dell’area;

4. nel costituire una Commissione di delegati che affianchi i Presidi nelle iniziative necessarie a risolvere l’annosa questione;

5. nel dichiararsi pronta a incisive iniziative di mobilitazione in caso di perdurante silenzio delle autorità competenti o di risposte negative.


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