La sposa-cadavere di Tim Burton

Sulla scia di “The Nightmare Before Christmas” (i personaggi sono dei semplici pupazzi) esce nelle sale in questi giorni l’ultima fatica del geniale Tim Burton “The corpse bride”. Girato completamente in animation stop-motion (tecnica arcaica ma molto artistica) con una sequenza fotografica di ventiquattro istantanee al secondo, il film, tratto molto liberamente da una favola popolare russa, racconta del Victor che in procinto di sposarsi finisce casualmente per infilare l’anello da sposa al dito di una donna morta da tempo, la cui mano il giovane  confonde con il ramo secco di un albero. Da quel momento la donna-zombie si considererà a tutti gli effetti sposata con l’ingenuo Victor dando vita al quel miscuglio narrativo di commedia e poesia di cui Tim Burton è maestro.

Dark e romantico, gotico e lirico, comico e musicale, “Corpse Bride” rappresenta in pratica la “quinta essenza” dell’arte cinematografica burtoniana. In esso è compreso tutto il “bestiario” tipico della fantasia eccentrica dell’autore di “Big Fish” (zombie, cadaveri, maghi, streghe…), che resta ad oggi l’unica vera “voce fuori coro” all’interno dello sclerotizzato panorama produttivo hollywoodiano. Originale e controcorrente Burton lo è non solo per i suoi argomenti e per il suo stile narrativo, ma anche per scelte realizzative cinematografiche assolutamente anticonvenzionali rispetto al normale standard americano. La tecnica in animation stop-motion (che si usava ai tempi del primo “King Kong”) ne è una prova evidente.

Per la costruzione della fisicità dei personaggi-pupazzi, Burton si è basato su modelli di attori viventi (Johnny Depp per Victor, Helena Bohnam-Carter per la sposa cadavere e Emily Watson per Victoria) e degli stessi “originali” ha adoperato anche le relative voci. Come si è detto “molto originale” in tutto.

Presentato lo scorso Settembre in anteprima all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, abbiamo incontrato il regista di “Corpse Bride” per parlare con lui di questa sua ultima fatica cinematografica.

Mr. Burton, perché ha deciso di usare questa tecnica, per certi versi arcaica, per realizzazione “Corpse Bride”?
Per questo tipo di storia ci voleva questo modo di lavorare (uso dello stop-motion, ndr) perché questa è una tecnica sì un po’ datata, ma anche fantastica. C’è molta forza e qualità emotiva in questo tipo di tecnica, che per questo si adatta perfettamente alla forza e alla qualità emotiva contenuti nella vicenda narrata in “Corpse Bride”.

Come si è diviso il lavoro di realizzazione con il co-regista Mike Johnson?
Mi sono trovato molto bene a lavorare con Mike (autore nel passato del bellissimo “James e la pesca gigante”, ndr). Lui si è occupato più specificatamente del lavoro tecnico quotidiano di lavorazione, mentre io mi sono concentrato maggiormente sulla supervisione di tutto il progetto.

Perché in “Corpse Bride” lei dipinge il mondo dei morti come più vivace di quello dei vivi?
Perché il mio intento è quello di rendere il mio fantasioso mondo dei morti più vicino, più simile a quello dei vivi in cui tutti noi viviamo.

Quale è il suo regista italiano preferito?
Mario Bava. Non solo per il suo modo di fare cinema in generale, ma anche, e soprattutto, per il suo modo di usare la fotografia a colori molto vividi, che si adatta perfettamente al tipo di cinema che faccio e che mi piace.

Quando e perché ha deciso di lavorare a questo progetto?
Avevo sentito questa storia da un amico e me ne sono subito innamorato. Non so quale sia l’origine di questa favola, se ebrea, russa o ebreo-russa, so solo che già nel momento in cui ne ho sentito il titolo, Corpse Bride, essa mi ha attratto irrimediabilmente.

Secondo lei “Corpse Bride” è un film adatto per i bambini, vista la sua natura dark-horror?
Tutti dicono che questo film sia troppo dark. La stessa cosa dicevano dodici anni fa per “The Nightmare Before Christmas”. Ma io so per certo che “The Nightmare Bifore Christmas” è un film molto amato dai bambini, quindi non mi stupirei se lo fosse anche “Corpse Bride”. E comunque io sono cresciuto con questo tipo di film.

Qual è la sua festa preferita: Halloween o Natale?
Io preferisco Halloween.

Qual è il suo costume di Halloween preferito?
Non ne ho uno preferito. Io vesto tutto l’anno allo stesso modo: esattamente come mi vede ora.


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