Decaduto il Popolo delle libertà, alcuni consiglieri comunali non hanno ancora deciso se rimanere fedeli a Berlusconi o meno. Si tratta di Santi Bosco, Salvo Giuffrida, Giovanni Marletta, Manlio Messina, Riccardo Pellegrino, Francesco Saglimbene e Tuccio Tringale. «Prima vediamo cosa accade», affermano. Intanto si dicono a totale disposizione del territorio, formano un nuovo gruppo consiliare e si dichiarano pronti a non aderire ad alcun partito se le decisioni saranno imposte dall'alto
Comune, nuovo gruppo d’opposizione Ancora incerta l’adesione a Forza Italia
Una nota congiunta di alcuni consiglieri comunali del gruppo Pdl e di Tutti per Catania annuncia la decisione di formare un nuovo gruppo consiliare. Chiara lintenzione di rimanere all’opposizione, ma i membri non sanno ancora se aderire o meno alla rinascita del partito di Silvio Berlusconi Forza Italia. Santi Bosco, Salvo Giuffrida, Giovanni Marletta, Manlio Messina, Riccardo Pellegrino, Francesco Saglimbene e Tuccio Tringale i nomi degli aderenti. «Abbiamo deciso di autodeterminarci, nella scelta dei programmi e delle politiche di centrodestra, alla luce delle recenti vicende romane che hanno visto cambiare la compagine politica e partitica del centrodestra nazionale – scrivono – Questa situazione ci impone una riflessione, attenta e approfondita, al fine di individuare con chiarezza il progetto più adeguato per il bene della nostra città e del nostro territorio».
In un clima di incertezza politica nella compagine del centrodestra nazionale, quindi, da Catania parte un segnale diverso: di unione. «Senza nessuna pretesa, crediamo che anche le piccole realtà possano fare da esempio», spiega il capogruppo di quello che era il Pdl al Consiglio comunale, Manlio Messina. Il Popolo delle libertà non cè più e, a differenza di quanto già dichiarato da esponenti regionali del centro destra quali Salvo Pogliese e Basilio Catanoso circa la loro intenzione di aderire a Forza Italia restando fedeli a Berlusconi, altri si prendono del tempo per decidere. Prima di seguire la strada che sembra già segnata, infatti, vogliono capire «quali scelte verranno seguite per la composizione del partito, ad esempio – afferma Messina – e quindi se il coordinamento provinciale e regionale saranno decisi dall’alto. In questo caso noi non ci stiamo», dichiara.
Si dicono stanchi, infatti, «di tutte le queste correnti e partiti che rincorrono solo interessi personali e correntizi. Non vogliamo contenitori privi di contenuti, ma dedicarci a questi per un futuro migliore». Nel caso in cui la voce di chi risiede, vive e conosce il territorio non venisse presa in considerazione, quindi, il nuovo gruppo consiliare si dice pronto a non aderire a Forza Italia. «Siamo uomini di destra e sarebbe naturale confluire lì, ma il nostro interesse è per il territorio dice Messina stiamo già lavorando tutti insieme e continueremo a farlo, seppure significa non iscriverci al partito. Vediamo cosa accade, comunque. Non possiamo escludere nulla», conclude.
Il nome del nuovo gruppo verrà ufficializzato nei prossimi giorni promette il consigliere, intanto però, se Bosco, Giuffrida, Marletta, Messina, Pellegrino, Saglimbene e Tringale propongono un gruppo di unità, altri consiglieri, seppure anche loro appartenenti allopposizione, non ne fanno parte. Sono Salvatore Tomarchio e Carmelo Sgroi del Pdl e Alessandro Manara di Tutti per Catania.