2006: Odissea in Prefettura

Ore 14:30. Prefettura di Catania. La sala stampa è vuota quando ci accingiamo a prendere posto. Di dati,ovviamente, ancora nemmeno l’ombra.
Pian piano cominciano ad arrivare anche altri giornalisti di altre testate ed emittenti.
Un iniziale nervosismo si diffonde quando i dati riguardanti alcune sezioni di Catania tardano, ma il tutto sfuma al momento dell’arrivo delle percentuali provinciali.
Il pomeriggio passa così: un caffé preso al volo al bar dell’angolo, una battuta con i “colleghi”, il rumore della stampante che allegramente butta fogli su fogli per la nostra gioia.
E poi c’è lui, il telefono. Quello che prendiamo al volo non appena una pagina con dei nuovi numeri salta fuori; non lo molliamo fino a quando anche l’ultima cifra non viene dettata. Lo stringiamo forte, nervose, quando non ci ricordiamo cosa voglia dire quell’incomprensibile sigla che capeggia una colonna. Lo mettiamo giù stizzite quando la linea fa i capricci o quando è occupata. All’altro capo la Redazione pazientemente copia i dati, non senza qualche momentanea crisi dovuta alle sigle o all’impostazione delle tabelle da mettere on-line.

Ma i padroni incontrastati della lunga maratona in Prefettura sono loro: i numeri. Un tecnico (un santo a dire la verità, vista la pazienza con la quale sopportava l’irruenza di noi poveri inviati) riceve direttamente dal Viminale i dati, che vengono subito messi a nostra disposizione.
Una, dieci, cento volte abbiamo acciuffato quei fogli bollenti per far partire la ricerca febbrile delle percentuali, dei seggi mancanti, delle tendenze provinciali. Quelle tabelle ci sono diventate amiche e ci hanno permesso di aggiornare costantemente il resto della Redazione. Ci hanno mostrato curiosità (tutti gli uomini aventi diritto al voto di Ramacca -tranne uno- hanno votato), minuzie (più del 20% delle schede a Catania sono state dichiarate nulle), informazioni utili per capire quale fosse la tendenza generale anche nel resto d’Italia.

Arrivati a sera inoltrata gli occhi si rifiutano di seguire la sequenza numerica, la voce inizia a dare segni di incertezza e la stanchezza prende le redini in tutta la sala stampa. Il colpo di grazia viene dal sistema generale che si rifiuta (vuoi per capricci informatici, vuoi per sovraccarico) di stampare gli ultimi aggiornamenti. Ma ormai siamo troppo stanche per sopportare oltre e – nonostante la torta gentilmente offerta dalla Dirigente della sala stampa- a mezzanotte e mezza circa veniamo prelevate per far ritorno in redazione e finalmente a casa.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Il 2026 sarà un anno luminoso: acceso e riscaldato dai segni di fuoco – Ariete, Leone e Sagittario – con un oroscopo che brilla come non mai. Tutti ben piazzati nella classifica zodiacale del nuovo anno, due di loro sono tra i protagonisti. Si tratta dell’Ariete, che vivrà dodici mesi scoppiettanti, e del Leone, con […]

Il 2025 si sta avviando alla conclusione vedendovi protagonisti dello zodiaco. Voi Sagittario ospitate tanti pianeti transitanti, che arricchiscono la vostra vita e la conducono con forza verso un 2026 che l’oroscopo descrive pieno di grandi novità. Di sorprese e trasformazioni, ma anche di morbidezza e ottimismo. Come, stagione per stagione, nell’approfondimento della nostra rubrica […]

Il 2026 è l’anno del Leone e l’oroscopo vi dice: gioite, voi che siete nati sotto questo segno zodiacale! Il grande Giove, da metà anno, entrerà nei vostri gradi dopo 12 anni, regalandovi un periodo felice e una grande riuscita. Che vi ridarà vigore e slancio e vi aiuterà a sintetizzare problemi pratici, legali o […]

Abbiamo già parlato di bollette. E di come, da costo pressante per le imprese, possa essere affrontato con una strategia. Purché efficace. Con strumenti come il bando Sicilia efficiente (trovi i consigli qui), per ridurre in maniera strutturale il costo dell’energia e finanziare l’investimento con un contributo a fondo perduto significativo. Ma c’è un aspetto […]