All’Ars arriva la prima Finanziaria targata Musumeci Tra ticket trasporti, carrozzoni e soldi per prima casa

Trentacinque articoli raccolti in poco più di venti pagine. La prima Finanziaria dell’era Musumeci si presenta così. Il testo, dopo essere stato esitato dalla giunta, approderà all’Ars nei prossimi giorni per poi passare all’esame delle commissioni di merito, subire eventuali modifiche e, infine, essere messo al voto a sala d’Ercole. Iter che il governo ha dichiarato di volere concludere entro la fine del mese, così da rientrare nei tempi previsti dall’esercizio provvisorio, che a fine anno è stato fissato in tre mesi. Calendario alla mano, però, non è da escludere la necessità di prolungare la gestione in dodicesimi per altri trenta giorni, così come accaduto l’anno scorso con l’ultima finanziaria del governo Crocetta.

Il documento accoglie diverse misure, parecchie delle quali già anticipate da Musumeci e dall’assessore all’Economia Gaetano Armao. È il caso del trasferimento all’Istituto regionale per il finanziamento e lo sviluppo delle imprese siciliane (Irfis) dei fondi finora gestiti da altri due istituti di credito: l’Ircac e la Crias. A proposito di quest’ultima, nei giorni scorsi Armao è stato criticato dal M5s per le presunte pressioni che l’anno scorso avrebbe fatto sull’assessorato Attività produttive in qualità di legale di Vincenzo Sinatra, imprenditore agrigentino finito ai domiciliari. In tema di soppressione di enti carrozzoni è prevista la dismissione dell’Ente di sviluppo agricolo (Esa), le cui competenze e personale dovrebbero passare alla Regione, mentre per quanto riguarda l’Ente acquedotti siciliani (Eas), entro il 30 giugno dovranno essere nominati i commissari ad acta per la presa in consegna degli impianti idrici da parte dei Comuni. Confermata anche la volontà di rivedere l’intera gestione dell’edilizia popolare: i dieci Iacp faranno spazio all’Arcas, l’agenzia regionale per la casa e l’abitare sociale. Inserita anche una norma per fare confluire l‘Istituto incremento ippico per la Sicilia dentro l’Istituto sperimentale zootecnico per la Sicilia, che acquisirà dal primo competenze e personale.

Accorpamento in vista anche per il corpo di vigilanza del Parco dei Nebrodi: stando ai piani della giunta regionale, le guardie dovrebbero andare a rimpolpare l’organico del Corpo forestale, mantenendo qualifica e anzianità. Per quanto riguarda, invece, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) si prevede l’assunzione di nuovo personale. In tema di difesa del territorio, dovrebbe essere istituita l’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia, con compiti specifici inerenti la mitigazione del rischio idrogeologico e la gestione del patrimonio idrico. In materia di corsi d’acqua c’è anche la proposta di stanziamento per il 2018 di 15 milioni di euro per interventi di somma urgenza e manutenzione su fiumi e torrenti e di mezzo milione per la rimozione dei rifiuti abbandonati in aree demaniali. Trecentomila euro, invece, dovrebbero essere usati quest’anno per migliorare i controlli di polizia amministrativa e vigilanza nel demanio marittimo, con la possibilità di stipulare una convenzione con il comando generale del corpo delle capitanerie di porto.

Tra le misure che potrebbero essere licenziate dall’Ars anche quella del biglietto unico per il trasporto locale. I progetti saranno di natura sperimentale per un tempo massimo di due anni e dovrebbero riguardare i servizi nelle città metropolitane di Palermo, Catania e Messina, coinvolgendo i servizi ferroviari regionali. La Regione comparteciperà con uno stanziamento – 100mila euro per il 2018, 400mila per il 2019 e 300mila per il 2020 – per compensare eventuali minori introiti da parte delle aziende di trasporto. Ammonta, invece, a nove milioni di euro, per il solo 2018, il sostegno in conto capitale alle famiglie nate da non più di tre anni per favorire l’acquisto, la costruzione o il recupero della prima casa

Riduzione in vista per gli indennizzi alle imprese agricole per i danni causati dalla fauna selvatica: l’importo che l’assessorato all’Agricoltura potrà erogare non supererà il 60 per cento, mentre in passato si poteva ambire alla copertura totale. La Finanziaria contiene anche norme sul sostegno economico ai disabili gravi e sull’edilizia scolastica: a riguardo è stanziato un milione l’anno, fino al 2020, per interventi di manutenzione straordinaria. Mentre 200mila euro l’anno serviranno a favorire la stesura dell’anagrafe degli immobili che ospitano le scuole. Soldi, poi, alle scuole elementari e medie private. Tra gli stanziamenti previsti, infine, anche mezzo milione per il 2018 da usare per la redazione di piani regolatori generali e altri 500mila euro per i piani di utilizzo del demanio marittimo. In entrambi i casi si attingerà dalle risorse del Fondo sviluppo e coesione (Fsc). Conclusione con l’attività fisica: sempre dal Fsc dovrebbero essere prelevati cinque milioni di euro da usare per la realizzazione di impianti sportivi


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