Regionali, Alfano apre all’alleanza con Berlusconi «In Sicilia vinciamo. Pd mi cerca, sono disperati»

Un ritorno alla casa del padre. Potrebbe sintetizzarsi così il proposito del ministro degli Esteri e leader di Area popolare, Angelino Alfano, di coalizzarsi con Forza Italia in vista delle regionali di novembre. Alfano apre una porta a Silvio Berlusconi, dal quale si era separato a novembre 2013 quando il Pdl si scisse dando il la da una parte alla rinascita di Forza Italia e dall’altra alla fondazione del Nuovo centrodestra, dalle pagine del quotidiano Il Tempo, sottolineando che «la Sicilia è il luogo dove si può dimostrare che insieme si può vincere».

Per il capo della Farnesina, con il sostegno di Area popolare la coalizione di centrodestra, che nell’Isola è ancora alla ricerca di un candidato governatore, potrebbe riuscire a imporsi «contemporaneamente contro Renzi e contro Grillo a differenza di quanto accaduto in Liguria. Ovvero a prescindere da Salvini». Una possibilità che per Alfano andrebbe coltivata in quanto permetterebbe all’ex presidente del Consiglio di prendersi l’intero merito della vittoria, evitando di spartirsi il successo con la Lega Nord, come invece accaduto alle amministrative di Genova. 

Dal canto suo, il politico agrigentino si considera fondamentale per le sorti della disputa, consapevole che di spazio per Area popolare potrebbe essercene anche nel centrosinistra, dove si punta a riproporre l’attuale maggioranza che sostiene il governo Gentiloni. «Sono corteggiatissimo come non mai dalla sinistra in Sicilia perché il Pd è disperato dopo che il presidente del Senato Grasso ha rifiutato la candidatura. Così hanno proposto a me e ai miei uomini di scendere in campo», ha sottolineano Alfano. 

E così gli accordi sulla Sicilia potrebbero essere fatti lanciando lo sguardo a quanto accadrà la prossima primavera, quando gli italiani saranno chiamati al voto per le elezioni politiche. «Ho proposto a Miccichè di dare la presidenza a noi, così potremo contare di più – racconta Alfano -. In alternativa, se Forza Italia vuole vincere con un proprio candidato governatore, che avrebbe bisogno dei nostri voti, deve darci la garanzia che a livello nazionale ci sia tolta la fatwa». 

L’idea del ministro degli Esteri è quella di tirare verso il centrodestra anche il resto delle formazioni centriste. Queste ultime a loro volta, per bocca del leader nazionale Pierferdinando Casini e di quello siciliano Gianpiero D’Aliahanno fatto sapere di volersi guardare intorno prima di scegliere con chi stare. Sicuri di potere giocare un ruolo da protagonista, nell’ottica di riuscire a ricostituire un grande centro, che secondo Alfano oggi potrebbe avere un consenso tra «il 10 e il 12 per cento».


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