G7 Taormina, il vertice inaugurato con Trump in ritardo Foto e camminata. Nel pomeriggio gli incontri bilaterali

Si è aperto ufficialmente questa mattina il G7. Il summit, che riunisce capi di Stato e rappresentanti delle principali potenze mondiali, ha avuto il battesimo ufficiale nel teatro greco di Taormina. All’interno del sito i sette protagonisti hanno fatto una fotografia a favore dei tanti fotoreporter presenti. Ad arrivare in ritardo rispetto agli altri è stato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Ad attenderlo all’ingresso è stato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, che ha fatto gli onori di casa. 

«Pronto a impegnare i leader del G7 su molte questioni come la crescita economica, il terrorismo e la sicurezza». È questo il contenuto del tweet pubblicato da Trump pochi minuti dopo l’inaugurazione. Il presidente degli Stati Uniti insieme a Gentiloni, al giapponese Shinzō Abe, il francese Emmanuel Macron, la tedesca Angela Merkel, la britannica Theresa May, il canadese Justin Trudeau e poi ancora il presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker e al presidente del consiglio europeo Donald Tusk hanno passeggiato per le strade della cittadina. 

Il programma di oggi prevede il trasferimento all’hotel San Domenico dove si svolgerà il cocktail e il pranzo. La seduta di lavoro inizierà alle 14,30 e si protrarrà fino alle 17, quando inizieranno gli incontri bilaterali. Spazio alla musica alle 19 con il concerto della filarmonica del teatro La scala al teatro greco, a cui seguirà la cena all’hotel Timeo che sarà offerta dal presidente dell Repubblica Sergio Mattarella.

A parlare questa mattina è stato anche Juncker che ha definito la globalizzazione «un’opportunità e non una minaccia», con un riferimento implicito alle esternazioni che Trump in questi mesi ha avuto in materia di protezionismo economico. Sulla Brexit, Juncker ha ribadito che si tratta di «un’autentica tragedia» ma che non ci sono altri Stati che hanno intenzione di lasciare l’Unione europea. 

Intanto fa discutere una dichiarazione che il presidente degli Stati Uniti avrebbe rilasciato ieri a Juncker e Tusk, durante l’incontro a Bruxelles. A riportarla è stata la testata tedesca Spiegel: «I tedeschi sono cattivi, molto cattivi», avrebbe detto Trump in merito al mercato automobilistico tedesco negli Stati Uniti. A smorzare le polemiche però è stato oggi lo stesso Juncker, sottolineando che Trump usando il termine bad non avrebbe inteso la cattiveria del popolo tedesco. Tusk si è poi espresso sulla questione ucraina, dichiarando di avere l’impressione di essere «sulla stessa linea» con Trump e il segretario di Stato americano Rex Tillerson e di confidare in una linea comune verso la Russia, «comprese le sanzioni». 

E mentre i potenti del pianeta ragionano seduti attorno ai tavoli istituzionali, vicino al mare – nel centro di Giardini Naxos, dove domani si svolgerà la manifestazione di protesta contro il G7 – sono iniziate le attività di chi vede nel summit non un’opportunità, ma l’autoaffermazione di un potere distante dai problemi che interessano larga parte della popolazione mondiale. Greenpeace ha lanciato un appello ai capi di governo sulle minacce climatiche e ambientali: gli attivisti hanno portato in acqua una riproduzione della statua della libertà con addosso un giubbotto di salvataggio, in riferimento ai rischi derivanti dall’innalzamento del livello dei mari. Inaugurato anche il contro-vertice, con gli attivisti di associazioni e comitati che hanno parlato delle contraddizioni insite nell’evento di questi giorni.  


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]