G7 a Taormina, si prepara il corteo di protesta «Black bloc? Tensioni da fuori». Locali chiusi

«Saremo certamente migliaia». È ancora presto per diffondere le stime sulla partecipazione alla manifestazione di protesta contro il G7 indetta per sabato pomeriggio a Giardini Naxos, ma c’è spazio per le previsioni. Che parlano di una presenza numerosa di attivisti e cittadini pronti a rispondere all’appello degli organizzatori. 

Il corteo dovrebbe iniziare a muoversi per le 15. «Ieri abbiamo avuto l’ultimo confronto in questura per definire i dettagli e il programma è stato confermato in linea di massima – dichiara Luigi Sturniolo, ex consigliere del Comune di Messina e tra gli organizzatori dell’evento -. Tra le modifiche c’è il punto di raccolta, che sarà fissato nel parcheggio Salluzzo. Si trova all’incrocio tra l’uscita dello svincolo autostradale di Giardini Naxos e la strada statale 114. È lì – continua – che i bus provenienti da nord e sud sosteranno». Dopo la partenza, la marcia di protesta proseguirà lungo la statale, per poi prendere via Dalmazia e in seguito immettersi sul lungomare. «Lo percorreremo quasi tutto, fino alla piazza dove si trova il Municipio. Il percorso complessivamente sarà di circa due chilometri e mezzo», spiega Sturniolo.

Per quanto riguarda i collegamenti, un po’ scomodo l’arrivo in treno. «Saranno chiuse le stazioni di Giardini-Taormina e Letojanni, la più vicina sarà la fermata Alcantara», prosegue. Tramontata definitivamente, invece, l’ipotesi scuole per l’accoglienza. «Le istituzioni hanno poco collaborato – commenta l’organizzatore – e questo vale per i sindaci, dai quali dipendono le scuole di primo grado e le medie, ma anche per gli istituti superiori che potevano essere utilizzati». A tal proposito da Sturniolo arriva una frecciatina al sindaco della Città metropolitana Renato Accorinti: «L’ultima parola sarebbe sempre spettata ai dirigenti scolastici, ma se fosse arrivato un invito da lui forse qualcosa saremmo riusciti a ottenerla». 

La soluzione per chi arriverà da fuori e vorrà rimanere a Giardini sarà quella dei campeggi. «Abbiamo già fatto un controllo e i posti ci sono», assicura Sturniolo, che poi ricorda come il no sia arrivato anche dal sindaco di Letojanni all’uso del campo sportivo, il quale «ha fatto sapere che è inagibile, ma in realtà ci giocano la domenica». Salta invece il concerto che si sarebbe dovuto tenere a fine manifestazione. 

In vista del corteo, il sindaco di Giardini Naxos, Nello Lo Turco, ha intanto emanato un’ordinanza che impone la chiusura degli esercizi commerciali a partire dalle 8 del mattino e fino a conclusione della manifestazione. Una misura – si legge nel documento – volta ad assicurare l’incolumità pubblica. «È difficile combattere con l’immaginario che viene costruito su questi eventi – replica Sturniolo -. Domenica siamo stati a Giardini e abbiamo parlato con i commercianti per fare scendere la tensione. La sensazione è che molte cose vengano alimentate dall’esterno, per distrarre dall’oggetto della protesta». 

Nonostante tutto, però, il pensiero va alla possibilità che al corteo possano accodarsi gruppi violenti. «Tutti chiedono se ci saranno black bloc – dice l’organizzatore -. La manifestazione che abbiamo costruito è chiara a tutti, saremo contro il G7 ma ciò non implicherà alcuna forma di violenza. Presenza di gruppi dall’estero? Gli unici contatti li abbiamo avuti a Napoli, con gli organizzatori del contro-G20. Una conversazione via Skype da Amburgo, ma non ci sono state adesioni ufficiali».

Infine, una battuta sul rischio che la protesta possa rimanere lontana dagli occhi dei capi di Stato, che rimarranno all’interno della zona rossa e ben lontani da Giardini. «Siamo a conoscenza di molte ristrettezze anche per la stampa – conclude Sturniolo – e questo ci fa pensare che la maggior parte dei giornalisti sarà proprio a Giardini a seguire il corteo».


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