Politici, funzionari e imprenditori: la rete dei Paratore Viaggio in Cina con Renzi e incontro col viceministro

Giugno 2014: Matteo Renzi, da qualche mese diventato presidente del Consiglio, si reca in Cina per una delle sue prime visite istituzionali. Insieme a lui c’è una delegazione di imprenditori italiani scelti da Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti, partecipata dal ministero dell’Economia). E tra questi pure Antonino Paratore, da Catania. La Procura etnea che lo ha arrestato ieri, lo accusa di essere un affiliato al clan Santapaola. 28 marzo 2014: l’ambasciatore turco in Italia fa visita alla discarica Cisma di Melilli, gestita dai Paratore. Gli imprenditori si stanno infatti adoperando per aprire un analogo impianto a Izmir, in Turchia.

I due episodi vengono citati nell’ordinanza di arresto di Antonino Paratore e del figlio Carmelo, la cui rete di contatti arrivava molto in alto: imprenditori amici, politici locali e nazionali, esponenti delle istituzioni. Amicizie utili ad aggiudicarsi importanti commesse o appalti e, stando alle accuse della Procura di Catania, per comprare la connivenza di quattro funzionari della Regione Sicilia (Gianfranco Cannova, Natale Zuccarello, Giuseppe Latteo e Mario Corradino). 

Ed è proprio grazie agli influenti contatti che Carmelo Paratore, stando agli atti dell’ordinanza, riesce persino a essere ricevuto dal viceministro all’Ambiente, e quindi a concludere, i primi di marzo del 2015, un contratto per lo smaltimento di rifiuti con l’llva di Taranto. L’accordo prevede che il polverino, lo scarto industriale dell’acciaieria, venga conferito a Melilli. Iniziano così i viaggi dei camion da Taranto a Catania in nave, e poi fino alla discarica siracusana, interrotti solo grazie all’ostinata protesta degli attivisti locali che bloccano i mezzi al porto etneo. In particolare l’incontro col viceministro sarebbe stato possibile grazie all’intermediazione dell’imprenditore casertano Carlo Savoia (indagato a Napoli per associazione per delinquere), vicino al deputato Nicola Cosentino, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa nel giugno 2016. 

Dentro questo contesto si muove anche la presunta corruzione dei funzionari della Regione Sicilia per permettere lo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi nella discarica Cisma di Melilli. Agli indagati Cannova (ex dirigente ai Rifiuti, arrestato nel 2014 nell’operazione Terra mia), Zuccarello (del Genio Civile di Siracusa) e Latteo (dipartimento Ambiente) i pubbici ministeri contestano il concorso nel traffico illecito di rifiuti per avere omesso di esercitare i controlli e di adottare i provvedimenti conseguenti alle violazioni accertate, di avere consapevolmente autorizzato l’illecito ampliamento dell’impianto. 

A Cannova, inoltre, sono contestati anche i reati di falso e corruzione continuata. Gli investigatori hanno documentato i numerosi incontri tra quest’ultimo e i Paratore, in hotel di lusso (come la Baia verde di Catania), o a casa del funzionario, nei momenti cruciali di decisioni dell’amministrazione regionale. A Cannova gli imprenditori avrebbero consegnato in contanti diverse migliaia di euro.

In una seconda fase un altro funzionario regionale ai Trasporti, Mario Corradino, avrebbe svolto la funzione di facilitatore per i Paratore. Che avrebbero messo pure lui sul libro paga. La Procura sottolinea i «contatti di Corradino con esponenti politici e altri funzionari dai quali carpiva notizie» sulle pratiche aperte alla Regione rispetto alla discarica Cisma. Per gli inquirenti, una delle fonti amiche è Mario Parlavecchio, funzionario regionale e deputato regionale dal 2001 al 2012, già assessore regionale al Territorio e Ambiente, ai lavori Pubblici e componente della commissione Ambiente. Dal politico, Corradino avrebbe attinto informazioni che avrebbe girato agli imprenditori arrestati. 

Ma c’è di più. Il funzionario avrebbe cercato contatti anche con il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti tramite l’onorevole palermitano Saverio Romano. L’incontro avviene effettivamente il 26 settembre del 2014 e dura circa un’ora, come viene osservato dagli investigatori. Che però non riescono a intercettare i contenuti del dialogo. Pochi mesi dopo verrà chiuso l’accordo tra la Cisma e l’Ilva (nel frattempo commissariata dallo Stato) per il trasferimento del polverino in Sicilia. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]