Migranti, «Libici ci hanno sparato per derubarci» Indagini dopo la testimonianza di un sopravvissuto

«Dei miliziani libici hanno abbordato con una motovedetta il nostro gommone per derubarci, quando ci siamo ribellati hanno sparato: io sono rimasto ferito e un altro migrante è morto». È sulla base di questa testimonianza, rilasciata da un 32enne originario del Gambia, che la procura di Agrigento ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di tentato omicidio. Il corpo del migrante che sarebbe morto non è stato ritrovato, quindi il pubblico ministero, Renato Di Natale, non avanza al momento anche l’ipotesi di omicidio. 

È un giallo quello che è emerso nelle ultime ore. Il 32enne è arrivato in Sicilia con una ferita al polpaccio ed è stato trasferito prima a Lampedusa in elisoccorso, poi all’ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento. Avrebbe raccontato ai magistrati di essere partito su un gommone da un porto della Libia. A bordo ci sarebbero state 120-130 persone. A largo sarebbero stati avvicinati da una motovedetta con personale libico che avrebbe provato a derubarli. Di fronte alla reazione dei migranti, sarebbero stati esplosi diversi colpi di arma da fuoco dalla motovedetta. Un uomo sarebbe morto, ma il corpo non è stato trovato sui mezzi di soccorso che hanno salvato il gruppo. Il cadavere potrebbe essere caduto in acqua. A causa degli spari anche il 32enne sarebbe rimasto ferito. 

Un presunto colonnello della Guardia costiera libica, Reda Issa, contattato dall’agenzia Ansa, ha smentito che a sparare possano essere stati suoi uomini o militari della Marina. «La Guardia costiera libica non spara mai contro imbarcazioni di migranti e anche la Marina libica non ha sparato», ha affermato. Le indagini sono condotte dalla squadra mobile di Agrigento e coordinate dal procuratore Di Natale e dall’aggiunto Ignazio Fonzo. Saranno loro a interrogare gli altri migranti che facevano parte del gommone, il loro arrivo è previsto per domani al porto di Pozzallo. 

Lo scorso aprile, a largo della Libia è avvenuta un’altra sparatoria che ha coinvolto un peschereccio su cui viaggiavano 274 persone. In quel caso i colpi di arma da fuoco sarebbero partiti da un motoscafo di colore grigio militare. L’episodio avvenne alla presenza dell’equipaggio dell’Asso21, il mercantile intervenuto per prestare i primi soccorsi. Gli uomini armati si ripresero con la forza l’imbarcazione per riportarla in Libia. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]