Il flop Expo approda all’Ars M5S: «E’ una fiera, soldi sprecati»

Sbarca all’Ars la vicenda Expo 2015. Stamane, infatti, dopo le polemiche che hanno investito la Regione per la figuracce collezionate in occasione dell’inaugurazione dell’esposizione universale milanese, anche l’Assemblea regionale siciliana ha voluto fare chiarezza invitando in audizione l’assessore regionale alle Attività produttive, Linda Vancheri, su richiesta del presidente della terza commissione, Bruno Marziano. Occasione, come ha sottolineato il presidente, per «avere un quadro esaustivo della nostra presenza a Expo 2015. In ballo ci sono circa 10 milioni di risorse e la faccia della Sicilia. Spero – ha concluso – che dalle due audizioni possa venire fuori un’analisi degli errori». 

Al centro dell’incontro lo spazio gestito dall’assessorato alle Attività produttive, Piazzetta Sicilia, mentre giovedì prossimo una riunione analoga sarà dedicata al cluster Bio Mediterraneo, sotto la gestione dell’assessorato all’Agricoltura. Durante i lavori Vancheri ha fornito alcune delle cifre che fotografano lo sforzo della Regione che, per l’occasione, ha investito 7 milioni di euro e ha coinvolto 170 imprese siciliane, quelle ammesse per partecipare agli scambi con operatori nazionali e internazionali. Il numero, tuttavia, potrebbe crescere ancora perché sono 260 le imprese che hanno presentato domanda e il bando è stato riaperto fino al 30 maggio. E ancora, altre 18 aziende siciliane hanno presentato richiesta per essere presenti al Business Point, 28, invece, sono quelle che si sono candidate per Piazzetta Sicilia e oltre 160 le realtà territoriali e produttive supportate da associazioni, istituzioni ed enti per la presenza in Piazzetta.

L’assessore ha illustrato le linee progettuali e le azioni che verranno messe in campo nei prossimi mesi per incentivare gli scambi tra le imprese siciliane e far decollare l’economia: consolidare il numero e la consistenza delle reti d’impresa, delle aggregazioni in forma di distretti e consorzi per l’internazionalizzazione, rafforzare l’export di prodotti e servizi verso aree strategiche come Cina, Usa, Giappone, Canada, Svizzera, Germania e Nord Europa. Sarà una presenza diffusa, che non riguarderà soltanto lo spazio di Piazzetta Sicilia (circa 110 metri quadri) ma anche una zona espositiva, sempre nel Cardo, nell’area del padiglione Italia, che ospiterà le eccellenze siciliane. Lo spazio viene assegnato a rotazione a tutte le regioni d‘Italia, la Sicilia lo avrà in gestione per 5 settimane (10-16 luglio, 4-17 settembre, 16-31 ottobre). 

A questo si aggiunge un ufficio di rappresentanza dentro il Palazzo Italia utilizzato per incontri istituzionali e sarà messo a disposizione delle aziende siciliane (gratuitamente) per incontrare operatori del mercato internazionale. Infine uno spazio ulteriore sarà dedicato all’interno del Padiglione Italia alla Sicilia per organizzare eventi: sono le settimane di protagonismo. La Sicilia è la Regione italiana che ha il maggior numero di settimane di utilizzo (24 giugno – 7 luglio, 16 ottobre – 23 ottobre). «Abbiamo organizzato più di 36 eventi internazionali concentrati in tre settimane, insieme a tutti gli assessorati – ha sottolineato Vancheri -. Sarà l’occasione per far incontrare 570 operatori stranieri con quelli siciliani».

Anche oggi, però, non sono mancate le polemiche. In particolare da parte dei grillini che non hanno mai fatto mistero delle loro perplessità rispetto ai circa 10 milioni investiti dalla Regione all’Expo 2015. Per l’ex capogruppo del M5s a Sala d’Ercole Giancarlo Cancelleri – che subito è stato ‘bacchettato’ dall’assessore per aver utilizzato il termine ‘fiera’ riferendosi all’esposizione milanese – le parole non sono sufficienti e spesso «i fatti sono diversi da come si raccontano. A noi Expo 2015 non piace e sembra una fiera – ha rimarcato polemico – c’è un dispendio incredibile di fondi pubblici, soldi sprecati per realizzare qualcosa che non darà alcun riscontro sul territorio, quando, invece, potevamo puntare su una delle due attività e lasciare gli altri 3 milioni per fare promozione in Sicilia». 

Per Cancelleri Piazzetta Sicilia è uno «spazio anonimo come anonimi sono gli spazi delle altre regioni» e avverte: «Faremo i cani da guardia: abbiamo conosciuto in parte il dettaglio dei costi e il cronoprogramma di ciò che intendono realizzare. A novembre verificheremo ogni singolo soldo speso e se le promesse fatte al popolo siciliano sono state mantenute». Per Vancheri le critiche di Cancelleri sono solo frutto di «un parere personale» e limitate «alle strutture architettoniche all’interno dell’Expo. Abbiamo registrato notevoli ritardi», ha precisato l’assessore che tramite un componente della commissione ha fatto sapere che una nota di protesta e di accelerazione dei lavori è stata presentata al responsabile del Padiglione Italia Stefano Gatti, con il quale è stato fissato un incontro nei prossimi giorni.

«Il cantiere di Piazzetta Sicilia doveva esser consegnato a fine aprile – ha spiegato -, ma non è stato così. In soli 28 giorni abbiamo creato dal nulla lo spazio. Mi dispiace che Cancelleri non abbia apprezzato la nostra buona volontà di creare più sinergie possibili per dare più opportunità alle nostre imprese». E a proposito dei ritardi e delle presunte inadempienze da parte della società di Expo e dei danni d’immagine arrecati alla Sicilia, anche il presidente Marziano ha sottolineato: «Una parte delle critiche rivolte alla Sicilia dipendono da inadempienze. Se nei contratti sono previste delle penali dobbiamo fare in modo che vengano rispettate. Le responsabilità di Expo – ha concluso – vanno chiarite».


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