La Procura di Palermo ha un nuovo capo Nominato Francesco Lo Voi, battuti Lari e Lo Forte

La Procura della Repubblica di Palermo ha un nuovo capo. Si tratta di Francesco Lo Voi, 57 anni, attualmente rappresentante italiano a Eurojust, un organismo istituito nel 2002 per sostenere e rafforzare la cooperazione tra autorità nazionali nella lotta contro le criminalità transnazionali che interessano l’Unione europea. 

Lo ha nominato, nel tardo pomeriggio di oggi, a maggioranza, il plenum del Consiglio superiore della magistratura. 

Lo Voi ha avuto la meglio su due rivali di grosso calibro: il procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari e quello di Messina, Guido Lo Forte. Ha ottenuto i voti dei togati di Magistratura Indipendente, dei laici di entrambi gli schieramenti, e dei vertici della Cassazione, in tutto 13 voti.

La Procura più calda d‘Italia, la stessa che ha visto muovere tra le sue stanze magistrati come Rocco Chinnici, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, che ha portato alla sbarra potenti come Giulio Andreotti e che ha osato chiedere pure la la testimonianza del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nell’ambito dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia, era  senza un capo dallo scorso Agosto. Da quando Francesco Messineo è andato in pensione.

Da allora, a fare le funzioni del Procuratore Capo è stato Leonardo Agueci. Che, di recente, aveva lanciato un siluro contro il Csm stigmatizzando il ritardo nella scelta del successore di Messineo. 

Un ritardo, secondo i bene informati, non casuale. Il ruolo, delicatissimo, infatti, ha suscitato divisioni tra i togati e non solo. Si racconta di un interessamento molto intenso da parte del Quirinale che avrebbe fatto di tutto per stoppare la corsa di Lo Forte, ex braccio destro di Giancarlo Caselli, che sarebbe stato gradito, così si racconta nei corridoi della Procura, a quei magistrati che non vogliono mollare l’inchiesta sulla trattiva Stato-mafia. 

Quello che è certo è che a vincere la partita è un magistrato considerato vicino alle più alte sfere istituzionali e che dovrebbe garantire una certa discontinuità con la linea finora seguita dalla Procura. 

Non a caso, a volere Lo Voi quale rappresentante italiano ad Eurojust era stato il Governo Berlusconi, con Angelino Alfano Ministro della Giustizia. Che anche questa nomina sia figlia del patto del Nazareno? Probabile, visto che tra i laici che hanno sostenuto la sua nomina ci sono esponenti di Forza Italia e del Pd.

Per la cronaca, nel curriculum di Lo Voi, che è già ha lavorato nel capoluogo siciliano, non mancano certamente indagini di grande rilevanza. Nelle funzioni di sostituto alla procura di Palermo, dal ’90 al ’97, ha seguito le inchieste scaturite dalle dichiarazioni di Baldassarre Di Maggio, Gioacchino La Barbera, Mario Santo Di Matteo; quelle sulla strage di Capaci e sull’omicidio di Ignazio Salvo. In quegli anni è stato pm nei processi a carico di Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca. Come pg a Palermo ha partecipato a processi come quello per l’omicidio di don Pino Puglisi.

Nominato membro di Eurojust, come coordinatore del desk italiano, Lo Voi si è occupato di traffico internazionale di stupefacenti, traffici di esseri umani, reti di pedo-pornografia, grandi casi di criminalità organizzata, frodi fiscali, corruzione internazionale. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Il ruolo era vacante dallo scorso Agosto. Da allora, a guidare i pm  è stato Leonardo Agueci. Che, di recente, aveva lanciato un siluro contro il Csm stigmatizzando il ritardo nella scelta del successore di Messineo. Un ritardo non casuale, considerato che gli occhi dei più alti vertici istituzionali sono stati puntati sul capoluogo siciliano e sulle inchieste più scottanti

Il ruolo era vacante dallo scorso Agosto. Da allora, a guidare i pm  è stato Leonardo Agueci. Che, di recente, aveva lanciato un siluro contro il Csm stigmatizzando il ritardo nella scelta del successore di Messineo. Un ritardo non casuale, considerato che gli occhi dei più alti vertici istituzionali sono stati puntati sul capoluogo siciliano e sulle inchieste più scottanti

Il ruolo era vacante dallo scorso Agosto. Da allora, a guidare i pm  è stato Leonardo Agueci. Che, di recente, aveva lanciato un siluro contro il Csm stigmatizzando il ritardo nella scelta del successore di Messineo. Un ritardo non casuale, considerato che gli occhi dei più alti vertici istituzionali sono stati puntati sul capoluogo siciliano e sulle inchieste più scottanti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]