Ztl, associazioni chiedono una proroga Il 30 marzo sit-in a Palazzo delle Aquile

La polemica sulle zone a traffico limitato non accenna ad arrestarsi. Oggi è toccato alle associazioni di commercianti, consumatori e sindacati prendere posizione sulla chiusura del traffico in centro città, durante un incontro che si è tenuto alla Camera di commercio. E nel documento unitario firmato da una trentina di organizzazioni sono state scritte nero su bianco le iniziative che verranno intraprese e le proposte che verranno presentate all’amministrazione comunale.  

Il 30 marzo, alle 16, i rappresentanti delle associazioni, insieme a esercenti, albergatori, consumatori e lavoratori, si troveranno davanti a Palazzo delle Aquile per un sit in di protesta contro le modalità di attuazione delle zone a traffico limitalo e per chiedere all’amministrazione la proroga dell’entrata in vigore delle stesse, prevista per il primo aprile. Alla protesta hanno aderito Cgil, Cisl (l’unica però a non firmare il documento), Uil, Asia – Alternativa Sindacale Autonoma, Csa, Cna, Casartigiani, Confesercenti, Confindustria, Confartigianato, Confcommercio, Federconsumatori, Federpesca, Adiconsum, Adoc, Legacoop, Liberimpresa, Siciliae Mundi, Vivo Civile, Bispensiero, comitato Salviamo il cuore di Palermo, gli ordini professionali dei Medici, degli Avvocati, degli Ingegneri, dei Commercialisti e degli Architetti.

Tra le richieste avanzate c’è quella di un incontro con il sindaco Leoluca Orlando, reo, a detta delle organizzazioni, di avere agito senza tenere conto delle osservazioni presentate in passato dalle categorie degli esercenti e dei lavoratori, senza portare avanti un reale confronto. «L’amministrazione non ha riconosciuto le nostre associazioni come rappresentative delle categorie coinvolte nell’introduzione delle Ztl», dice Nunzio Reina, presidente di Confartigianato e promotore dell’iniziativa. «Gli incontri con commissioni e assessori non hanno portato a nulla, le nostre osservazioni sono state ignorate. Con il documento che le associazioni hanno firmato oggi si intende affermare la necessità di prorogare l’intervento».

Il coordinamento del comitato sarà costituito da Confcommercio, Confesercenti, ConfartigianatoCna, Federconsumatori, Siciliae Mundi, associazione per il Cento storico e Cisal. A partecipare all’incontro c’erano anche i rappresentanti degli ordini professionali. «Molti professionisti hanno necessità di raggiungere il centro per motivi di lavoro – spiega Accursio Gallo, consigliere dell’Ordine degli avvocati  Noi legali, per esempio, abbiamo la necessità di raggiungere l’ufficio del Giudice di Pace, ma la questione riguarda tutte le categorie di professionisti. C’è un ricorso presentato al Tar, vedremo come andrà a finire. Credo che però l’amministrazione debba ritirare precauzionalmente il provvedimento sulle Ztl».

Forti perplessità anche sulla tariffa annuale di 100 euro che i cittadini dovranno pagare per entrare nelle Ztl. Per GiuseppeTodaro, intervenuto in rappresentanza di Confindustria: «Se pago e posso entrare, non si tratta di una Ztl, ma di un’altra cosa. Questo è solo uno dei punti che denota l’azione frettolosa dell’amministrazione comunale». Oggi, in via Emerico Amari, per sentire le istanze delle categorie produttive erano presenti diversi consiglieri comunali di opposizione. C’era anche il deputato regionale Giuseppe Milazzo, al contempo inquilino di sala delle Lapidi, che ha firmato l’articolo della legge regionale che introduce la necessità dell’approvazione di un regolamento da parte dell’assemblea cittadina.

L’esponente dell’associazione Sicilae Mundi ha però polemizzato con la cessione della parola a un politico e Milazzo non ha più parlato. Sono invece intervenuti Nadia Spallitta a Paolo Caracausi, consiglieri comunali di Pd e Idv. La prima ha sottolineato come i proventi derivati dalle tariffe previste per i pass della Ztl non siano previsti nei bilanci di Amat e Comune di Palermo e che per questo la loro introduzione sia illegittima. Il secondo ha spiegato come nessuno sia ideologicamente contrario alle Ztl ma che il provvedimento necessita di correzioni.

Ma ecco nel dettaglio le richieste del documento unitario: l’attivazione della sola Ztl del centro storico così da ridurre il perimetro vietato, anche per la presenza dei lavori del passante ferroviario e dell’anello ferroviario; una riduzione graduale dall’importo annuale per le vetture euro 4, euro 5 e superiori; un pass cumulativo, suddiviso in fasce in base al numero di mezzi (ad esempio, da 1 a 5, euro 300, da 6 a 10 euro 500) per le imprese che utilizzano un parco auto per lo svolgimento della propria attività; maggiore chiarezza rispetto alla definizione di mezzo pesante, «perché è impensabile, ad esempio, che un Fiorino possa pagare tanto quanto un autoarticolato per accedere alla Ztl»; l’esenzione dal pagamento del pass per i turisti che soggiornano in strutture ricettive che ricadono nell’area interessata dal provvedimento («in alternativa si potrebbe utilizzare un fondo generato dalla Tassa di soggiorno attraverso un sistema di rimborso all’albergatore dei pass forniti ai propri clienti»); l’esenzione, come avviene in altre città italiane, per chi risiede all’interno della Ztl, per i diversamente abili, per gli over 65; la riduzione del pass giornaliero da 5 a 2 euro, prevedendo modalità di pagamento più snelle (app, tabaccherie, ticket web). 


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