Zisa, un uomo è stato ammazzato a colpi di pistola  Raggiunto al torace e alla spalla al culmine di una lite

Un uomo di 45 anni, Giuseppe Incontrera, è morto dopo essere stato ferito con alcuni colpi di pistola questa mattina intorno alle 8.30 nella zona tra via Imperatrice Costanza e in via dei Cipressi, nel quartiere Zisa a Palermo. Secondo quanto ricostruito finora, gli spari sarebbero arrivati al culmine di una lite. L’uomo, che aveva precedenti per droga, è stato colpito al torace e alla spalla.

A bordo di un’ambulanza, Incontrera è stato portato al Pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo dove è morto poco dopo. A condurre le indagini per ricostruire la dinamica e individuare il responsabili sono i carabinieri. Sul luogo della sparatoria sono stati trovati bossoli calibro 22. Attorno al Pronto soccorso si sono radunate una cinquantina di persone, tra familiari e amici della vittima e nel reparto sono arrivati anche gli agenti della polizia per tenere la situazione sotto controllo. I militari hanno già sentito anche un operatore sanitario del 118 che, arrivato in zona per soccorrere il ferito poi deceduto, è stato aggredito da alcuni presenti. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

Sono stati condannati i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Finisce così il processo di primo grado con rito ordinario per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. Per loro il procuratore Alessandro Crini aveva chiesto rispettivamente una condanna a 24 anni e 21 anni, […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo