Wind Jet, la cassa integrazione scaduta da mesi Si attende la visita ispettiva alla compagnia aerea

Mesi di rimpalli, comunicazioni con la velocità della lumaca e anche il paradosso di un presunto problema alla casella della posta elettronica certificata. Sono questi gli elementi che hanno portato alla mancata firma del decreto per il rinnovo della cassa integrazione straordinaria per gli oltre 500 dipendenti della compagnia aerea low-cost Wind Jet. L’ultima scadenza aveva in calce la data del 19 dicembre 2015. Da allora il nodo che ha bloccato tutto è la richiesta di una visita ispettiva richiesta dal ministero del Lavoro ma non ancora effettuata. A occuparsene deve essere l’ufficio provinciale del lavoro competente di Catania, ma tra i due organismi qualcosa è andato storto. 

«Abbiamo chiesto chiarimenti agli uffici provinciali – spiega a MeridioNews il segretario della Filt Cgil Alessandro Grasso – ma in passato ci hanno risposto che da parte loro non avevano ricevuto nessuna comunicazione a riguardo, forse per dei problemi alla posta elettronica certificata». A questo punto le richieste di chiarimenti del sindacato negli scorsi giorni sono passate direttamente al dicastero romano e nello specifico a Ugo Menziani, direttore generale del settore ammortizzatori sociali: «Ci hanno detto genericamente che era stata inoltrata una nuova richiesta alla Regione Sicilia». Sul punto in questo ore ha detto la sua il dirigente dell’ufficio dell’ispettorato del lavoro Domenico Amich: «È stato lui ad avvertirci che in queste ore verrà inviata l’ispezione a Wind Jet», conclude il sindacalista.

Con l’eventuale rinnovo del decreto straordinario la cassa integrazione per i dipendenti proseguirà fino al mese di agosto. Poi gli scenari futuri potrebbero esserci diverse variabili. Da un lato i lavoratori aspettano di sapere come si risolverà il concordato preventivo, dall’altro potrebbero arrivare le prima le lettere di licenziamento per annunciare la messa in mobilità. In tutto questo per lavoratori e creditori c’è anche lo spettro del fallimento dell’azienda, che lascerebbe tutti senza alcuna garanzia. Eventualità che ha fatto capolinea dopo l’inchiesta Icaro della procura di Catania, che ha portato in manette il patron Antonino Pulvirenti e l’amministratore delegato Stefano Rantuccioentrambi accusati di bancarotta fraudolenta.  

Con l’ammissione nel maggio 2013 al concordato preventivo per Wind Jet ad oggi il passivo stimato è di oltre 238 milioni di euro. Di cui almeno 160 dovuti, secondo i dati forniti dalle forze dell’ordine in conferenza stampa poco tempo fa, a «operazioni dolose compiute a partire dal 2005» per «truccare i bilanci della low-cost». A fare in tutto la vicenda da garante è la holding Finaria spa, che rappresenta la colonna vertebrale dell’impero dell’imprenditore di Belpasso. Proprio l’inchiesta giudiziaria della guardia di finanza potrebbe inficiare negativamente le basi di una storia che sembra sempre più paragonabile a un labirinto del quale è difficile vedere la via d’uscita.  


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]