Wind Jet, annunciato il sì al concordato I legali: «Nuove garanzie da Pulvirenti»

«Su 133 milioni di valore dei votanti, solo 15 milioni hanno detto no. Hanno riconosciuto gli sforzi dell’azienda con una percentuale altissima». L’avvocato Gaetano Franchina, curatore della procedura di concordato della Wind Jet, annuncia in conferenza stampa dalla sede di Torre del Grifo del Calcio Catania l’accordo raggiunto con i creditori. Passeggeri, ex dipendenti e fornitori della low cost hanno avuto tempo per votare fino a giovedì 17 ottobre. Dopo i voti contrari e le astensioni dello scorso 27 settembre, in realtà, il successo annunciato dall’avvocato è dovuto al mantenimento dell’alta percentuale di astenuti, che corrisponde a voto favorevole per il concordato. Questo risultato scongiura l’ipotesi del fallimento della compagnia e darà il via a una procedura che, con la cifra rateata in 5 anni, «dovrebbe portare al pagamento del 5 per cento del debito verso tutti i creditori chirografari, compresi i dipendenti, ai quali andrà anche un ulteriore 47 per cento in quanto creditori privilegiati», precisa il legale.

Un cambio di orientamento dovuto, secondo Franchina, a un’«importante provvista di milioni di euro di terzi, cioé di Antonino Pulvirenti, a garanzia», che si aggiungono a quelle, giudicate non sufficienti dal commissario giudiziale Mario Libertini, legate alla Finaria, la holding che sta a capo di tutte le società del presidente del Catania calcio, compresa la stessa squadra di calcio e il collegato centro sportivo. Franchina, comunque, non canta vittoria. «Manca ancora l’udienza di omologazione in tribunale, dove si verificheranno tutte le maggioranze. Da quel momento, che si spera sarà entro l’anno, il concordato sarà definitivo», conclude il legale.

Presente in conferenza stampa anche l’avvocato Gianluigi Ascenzi, al quale è affidata la controversia con Alitalia. «Abbiamo lasciato a disposizione dei creditori tutte le cause attive. Questo significa che tutti i risarcimenti andranno a vantaggio dei creditori, primi su tutti i dipendenti», spiega Ascenzi. E tra queste cause attive, la più importante è certamente quella con Alitalia, con una richiesta di risarcimento del valore di 190 milioni di euro, aumentata dagli iniziali 162. «La cifra è data da una perizia sul valore della Wind Jet, approvata anche da Alitalia prima del mancato accordo», continua Ascenzi, che prevede che «la sentenza in primo grado di giudizio arriverà prima di cinque anni». A questa cifra, se ne aggiungerebbero altre, «derivanti da altre cause attive, con cifre inferiori», conclude Ascenzi.

Commenta negativamente l’annuncio fatto dai legali di Pulvirenti la Confconsumatori per cui «ha vinto il partito delle revocatorie». «L’approvazione della proposta di concordato – dichiara l’associazione in una nota – dimostra come abbia vinto il partito di tutti coloro, banche ed imprese titolari dei maggiori crediti, che temevano che dalla mancata approvazione del piano si sarebbe arrivati alla dichiarazione di fallimento. In questo caso – spiega Confconsumatori – tutti i pagamenti ricevuti da parte di Wind Jet nell’anno precedente la dichiarazione di fallimento, sarebbero stati oggetto di azione revocatoria con la conseguente restituzione delle relative somme alla curatela. Evidentemente questi soggetti, temendo di dover fare i conti con le azioni revocatorie, che sarebbero state proposte nei loro confronti, hanno fatto di tutto per evitare che ciò accadesse. E, quindi – si legge ancora nella nota – per salvare se stesse dalla restituzione delle predette somme, hanno salvato Wind Jet. Non si può spiegare in altro modo l’accettazione di un piano che prevede il pagamento del solo 5 per cento». «Anche per noi la strada del fallimento era quella da scongiurare – dichiara l’avvocato Carmelo Calì, responsabile nazionale Turismo e Trasporti di Confconsumatori – ma ciò doveva avvenire attraverso una nuova proposta di piano che prevedesse risarcimenti congrui per i passeggeri. Ma l’incomprensibile non voto ha portato ad una approvazione che non abbiamo accettato sin dall’inizio».

 


Dalla stessa categoria

I più letti

Anche se dovuto all'alta percentuale di astenuti, considerati favorevoli, è un sì a larga maggioranza, intorno al 90 per cento, quello dato al concordato preventivo dai rappresentanti legali di passeggeri, ex dipendenti e fornitori della low cost. Se tutto verrà confermato dall'udienza di omologazione, attesa per fine anno, ai creditori toccherà il 5 per cento delle somme vantate, e il 47 per Stato e dipendenti. L'approvazione del piano è arrivata grazie «a un'importante provvista di milioni euro da parte di Antonino Pulvirenti, a garanzia», precisa l'avvocato Gaetano Franchina

Anche se dovuto all'alta percentuale di astenuti, considerati favorevoli, è un sì a larga maggioranza, intorno al 90 per cento, quello dato al concordato preventivo dai rappresentanti legali di passeggeri, ex dipendenti e fornitori della low cost. Se tutto verrà confermato dall'udienza di omologazione, attesa per fine anno, ai creditori toccherà il 5 per cento delle somme vantate, e il 47 per Stato e dipendenti. L'approvazione del piano è arrivata grazie «a un'importante provvista di milioni euro da parte di Antonino Pulvirenti, a garanzia», precisa l'avvocato Gaetano Franchina

Anche se dovuto all'alta percentuale di astenuti, considerati favorevoli, è un sì a larga maggioranza, intorno al 90 per cento, quello dato al concordato preventivo dai rappresentanti legali di passeggeri, ex dipendenti e fornitori della low cost. Se tutto verrà confermato dall'udienza di omologazione, attesa per fine anno, ai creditori toccherà il 5 per cento delle somme vantate, e il 47 per Stato e dipendenti. L'approvazione del piano è arrivata grazie «a un'importante provvista di milioni euro da parte di Antonino Pulvirenti, a garanzia», precisa l'avvocato Gaetano Franchina

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]