Wind Jet-Alitalia, istruttoria Antitrust al via Nove rotte nazionali a rischio monopolio

Un mese e mezzo: tanto dovranno aspettare i dipendenti Wind Jet per conoscere le sorti della loro ex compagnia. L’autorità Antitrust ha avviato oggi l’attesa istruttoria che dovrà decidere se l’acquisizione da parte di Alitalia della low cost che fa capo ad Antonino Pulvirenti genererà eventuali posizioni dominanti, soprattutto in nove tratte: Catania-Bologna, Catania-Milano Linate e Malpensa, Catania-Pisa, Catania-Roma, Catania-Venezia, Palermo-Milano, Palermo-Roma e Palermo-Torino.

«Se l’accordo con Alitalia dovesse saltare, la Wind Jet sarà costretta a fallire», ha dichiarato il segretario provinciale della Filt Cgil Carmelo De Caudo. Per questo motivo il pronunciamento dell’autorità è molto atteso dai 442 lavoratori con contratto a tempo indeterminato per cui è stata chiesta la cassa integrazione e dai 62 a tempo determinato che sono i primi a rischiare il posto. Se le cose dovessero andare come previsto dai dirigenti delle due aziende, l’acquisizione avverrà tramite la newco creata ad hoc che verrà poi ceduta ad Alitalia e dove confluiranno una parte dei lavoratori tramite una cessione di ramo d’azienda.

Sul tavolo del Garante c’è una questione molto importante: «Wind Jet rappresenta da tempo uno dei più noti operatori low cost a livello nazionale – si legge nel comunicato diffuso – e ha tradizionalmente concentrato le proprie attività sulle rotte da/verso la Sicilia, acquisendo una forte notorietà per i consumatori interessati a tali rotte». Come aveva spiegato a CTzen Maurizio Caserta, docente di Economia politica dell’Università di Catania, «il rischio, in casi del genere, è che si riduca il grado di concorrenza. E quando questo accade, ci si può aspettare un aumento dei prezzi per i consumatori». Anche se il docente non aveva escluso potenziali vantaggi: «Per l’economia di scala, l’acquisizione potrebbe portare anche benefici ai viaggiatori».
Difficile, invece, trovare lati positivi in caso di veto da parte del Garante per i lavoratori che rischiano il licenziamento in massa.

 

[Foto di Demetrio Neri_1959]

Carmen Valisano

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