Warm-up per Colonia 2005

Due culture a confronto, due diocesi a confronto e, strano ma vero, due religioni a confronto. Il gemellaggio tra la Diocesi di Acireale e quella di Stoccarda, avvenuto tra l’11 ed il 15 agosto nel land tedesco del Baden-Württemberg, in preparazione alla XX Giornata Mondiale della Gioventù tenutasi a Colonia dal 16 al 21 agosto, ha avuto al centro la riflessione su come la religione cristiano-cattolica e quella cristiano-protestante vivano in armonia in questa piccola area della Germania sud-occidentale.

Così quest’anno il gruppo acese di 58 ragazzi provenienti dalle diverse parrocchie siciliane (Acicastello, Acitrezza, Acicatena, Aci San Filippo, Aci Sant’Antonio, Acireale, Santa Tecla, Giarre, Riposto, Piedimonte e Linguaglossa) è stato accolto nelle famiglie di Nürtingen, Bonlanden e Bernhausen, tre comunità parrocchiali a pochi chilometri da Stoccarda.

I rapporti tra le due diocesi non sono nuovi. Già da 15 anni i giovani delle due diocesi si scambiano ad anni alterni la visita venendo ospitati nelle famiglie delle rispettive parrocchie. Queste poche giornate seppur vissute intensamente non hanno dato ragione ad una completa catechesi che poteva attuarsi tra i giovani italiani e quelli tedeschi proponendo soltanto degli “assaggi” di quello che poteva essere approfondito e curato in modo migliore.

Ma non importa. La visita di venerdì 12 agosto a St. Stephanus, struttura sita in Nürtingen che ospita le due comunità religiosamente divise dalla Riforma di Martin Lutero del XVI secolo, ha evidenziato come insieme si può costruire tanto. La chiesa ecumenica è stata fondata dagli abitanti delle due comunità nel dopoguerra quando, seppur tra mille stenti, si aveva la necessità di un punto di ritrovo religioso. Alcuni tra gli “anziani” del luogo ci hanno spiegato inoltre che dalla caduta del muro di Berlino ad oggi c’è stata un’invasione degli abitanti dell’ex Germania orientale e dei paesi dell’Europa dell’Est (Polonia in particolare) che ha portato ad un nuovo aumento dei fedeli di religione cattolica anche se con gravi conseguenze di tipo socio-economico non poco rilevanti e non accettate da tanti tedeschi dell’area occidentale.

Con l’aiuto di Franco, immigrato italiano in Germania da circa 30 anni e traduttore tedesco-italiano/italiano-tedesco per il nostro gruppo, ci veniva spiegato che dopo la Riforma luterana i principi dei vari land tedeschi divennero protestanti e con loro gli abitanti delle varie regioni portando ad una crisi della religione cattolica. Oggi il numero di fedeli si è riportato in parità ma vede ancora molte incomprensioni.

Dopo un breve “impulso” religioso abbiamo incontrato i giovani protestanti nei locali della struttura realizzando diversi collage con tema “la Chiesa protestante secondo i cattolici”. Dalla maggior parte dei lavori è uscito fuori la voglia di comprensione tra i popoli di religioni e culture differenti ed una voglia di crescere insieme ognuno con le proprie peculiarità attraverso il dialogo dei popoli e dei rispettivi capi delle due Chiese.

Si potrebbe ancora raccontare di come abbiamo vissuto l’esperienza nel centro sociale per anziani e di quanto sia stata profonda la celebrazione della Messa conclusiva del nostro gemellaggio oppure della visita a Stoccarda e delle serate di ballo insieme ai ragazzi tedeschi ma ciò che conta può riassumersi in quanto è uscito fuori da questo incontro: dialogo interculturale ed interreligioso e comprensione tra i popoli.

Al termine del gemellaggio le famiglie tedesche ci hanno regalato un bracciale con scritto “Addio” in diverse lingue. Più che un addio direi un “arrivederci” dato che è già in cantiere la programmazione per il gemellaggio di due settimane previsto per l’anno prossimo ancora in Germania.