Voto fuorisede, il ddl fermo in parlamento «Non è un problema solo per noi terroni»

«L’8 dicembre alle primarie del Pd potranno votare fuorisede tutti i cittadini che ne facciano richiesta. Tuttavia lo stesso non avviene per le elezioni politiche del nostro Paese: in Italia si stimano oltre 800mila cittadini che non riescono ad esprimere il loro voto a causa della lontananza dal luogo di residenza». È l’appello lanciato da Io voto fuorisede, associazione nata nel 2008 che si propone di permettere a quanti vivono in città diverse da quelle di origine – studenti come lavoratori – di esercitare uno dei diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione. «È assurdo che per la primarie di un partito i fuorisede possano votare e per le politiche no», afferma Salvo Ognibene, originario di Menfi, nell’Agrigentino, e studente dell’ateneo di Bologna.

In nord Europa, ma un po’ ovunque nel vecchio continente, esiste la possibilità di votare per delega. Ma non in Italia, dove si è preferito optare per le tariffe agevolate per far rientrare i cittadini nei Comuni di provenienza. Tagliando però fuori anche gli studenti Erasmus. «Nei giorni della loro protesta ci siamo uniti anche noi», prosegue Ognibene. Ma entrambe le iniziative non hanno portato a un risultato. «Ci ispiriamo al modello danese», spiega Stefano La Barbera, palermitano trasferitosi a Torino. «A seguito di uno studio di una collega, abbiamo trovato che quello attuato in Danimarca è quello più simile al voto italiano». La proposta, racchiusa in un disegno di legge, è quella di attuare un voto anticipato: «I seggi sarebbero allestiti nelle prefetture e poi i voti verrebbero inviati nelle circoscrizioni». L’idea è quella di non alterarne il numero e non contribuire a complicare ulteriormente il quadro, cosa accaduta con la creazione dei seggi riservati ai residenti all’estero. «Non ci sono problemi di ordine legislativo – chiarisce La Barbera – Manca la volontà politica». «La nostra proposta, oltre ad essere garantita dalla Costituzione, contribuirebbe ad abbattere i costi», fa eco Ognibene.

«Il disegno di legge che abbiamo elaborato l’anno scorso è arrivato al Senato, si aspettava la discussione assieme alla riforma elettorale», racconta lo studente. Ma, complice la caduta del governo di Mario Monti, l’iter è stato inesorabilmente bloccato. Nella legislazione corrente si sono interessati alla questione due onorevoli isolani del Partito democratico, «Magda Culotta (siciliana, ndr), che aveva inserito il tema nella sua campagna elettorale, e Marco Meloni, membro della commissione Affari costituzionali della Camera», cagliaritano e responsabile Istruzione, università e ricerca del Pd. «Ma sono passati otto mesi e non è stato fatto nulla – lamenta La Barbera – E adesso ci avviciniamo alle elezioni europee, la discussione in parlamento è lunga» e si rischia di perdere un’altra occasione.

«In Danimarca, alle ultime elezioni, ha votato con questo sistema il cinque per cento degli aventi diritto – sottolinea Stefano La Barbera – Alle primarie del Pd i voti dei fuorisede sono stati il due per cento. Alle politiche si potrebbe arrivare a due milioni e mezzo, ed è una cifra sottostimata». Una fetta consistente di elettori impossibilitati a esercitare la propria scelta. «E non è un problema solo di noi terroni – fa notare Salvo Ognibene – Con le nuove graduatorie nazionali per Medicina, molti studenti del Nord studiano al Sud». E adesso anche loro fanno parte dell’esercito di fuorisede senza diritto di voto.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

«In Danimarca, alle ultime elezioni, ha votato con questo sistema il cinque per cento degli aventi diritto ma che vivono lontani dai luoghi di residenza. Alle primarie del Pd sono stati il due per cento. Alle politiche si potrebbe arrivare a due milioni e mezzo». Sono le stime dei membri di Io voto fuorisede, associazione di studenti e lavoratori accomunati dall'impossibilità di esercitare un diritto fondamentale, garantito invece nel resto d'Europa. Il disegno di legge che permetterebbe loro di recarsi alle urne è da mesi fermo tra i corridoi di Montecitorio

«In Danimarca, alle ultime elezioni, ha votato con questo sistema il cinque per cento degli aventi diritto ma che vivono lontani dai luoghi di residenza. Alle primarie del Pd sono stati il due per cento. Alle politiche si potrebbe arrivare a due milioni e mezzo». Sono le stime dei membri di Io voto fuorisede, associazione di studenti e lavoratori accomunati dall'impossibilità di esercitare un diritto fondamentale, garantito invece nel resto d'Europa. Il disegno di legge che permetterebbe loro di recarsi alle urne è da mesi fermo tra i corridoi di Montecitorio

«In Danimarca, alle ultime elezioni, ha votato con questo sistema il cinque per cento degli aventi diritto ma che vivono lontani dai luoghi di residenza. Alle primarie del Pd sono stati il due per cento. Alle politiche si potrebbe arrivare a due milioni e mezzo». Sono le stime dei membri di Io voto fuorisede, associazione di studenti e lavoratori accomunati dall'impossibilità di esercitare un diritto fondamentale, garantito invece nel resto d'Europa. Il disegno di legge che permetterebbe loro di recarsi alle urne è da mesi fermo tra i corridoi di Montecitorio

«In Danimarca, alle ultime elezioni, ha votato con questo sistema il cinque per cento degli aventi diritto ma che vivono lontani dai luoghi di residenza. Alle primarie del Pd sono stati il due per cento. Alle politiche si potrebbe arrivare a due milioni e mezzo». Sono le stime dei membri di Io voto fuorisede, associazione di studenti e lavoratori accomunati dall'impossibilità di esercitare un diritto fondamentale, garantito invece nel resto d'Europa. Il disegno di legge che permetterebbe loro di recarsi alle urne è da mesi fermo tra i corridoi di Montecitorio

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]