L'ordinanza comunale impedisce la distribuzione sulle macchine e brevi manu. Decisione limitata a tre mesi, ma nel 95 per cento dei Comuni è attuata sempre. Impossibile, invece, vietare l'arrivo di materiale nelle buche delle lettere. «Non c'è nessuna ripercussione su quanto facciamo di solito», dice un operatore del campo
Volantinaggio vietato, ma solo in strada e in auto «Il sindaco non può fermare la posta pubblicitaria»
«È un provvedimento necessario a causa dell’abuso di queste forme pubblicitarie che deturpano la nostra splendida Catania». Una nota firmata dal sindaco Enzo Bianco sancisce il divieto di volantinaggio su tutto il territorio catanese dall’8 dicembre fino al 12 febbraio 2016. Una misura adottata per il secondo anno consecutivo, che prevede multe da 25 a 500 euro e la possibilità anche di sanzionare il «beneficiario del messaggio pubblicitario». Stop a buoni sconto affidati mentre si cammina per strada, biglietti distribuiti in fila al semaforo, al lancio di opuscoli dalle auto e perfino dagli aerei. Ma quanti pensavano di essersi liberati pure dei volantini lasciati nelle buche delle lettere rimarranno delusi. Come testimoniano anche alcune foto inviate alla redazione, la distribuzione di materiale pubblicitario nelle cassette postali non rientra nel lungo elenco di divieti firmato da Palazzo degli elefanti.
«Quella nelle buche è posta pubblicitaria e nessun sindaco ne può vietare la distribuzione», spiega Maurizio Sciuto, responsabile della Sicil distribuzioni. Per l’azienda, che cura il volantinaggio in tutta la regione per i più grossi gruppi aziendali nazionali ed esteri, «è il periodo con maggiore attività». Quella che è indicata nell’ordinanza «è la distribuzione esterna: nelle auto e brevi manu. E comunque in quasi il 95 per cento dei Comuni non è permessa in alcun periodo dell’anno». Quindi la scelta del primo cittadino etneo non è in controtendenza. Anzi. «In Sicilia, addirittura, Catania è l’unico Comune dove è contemplata la distribuzione nelle auto», sottolinea Sciuto.
«Si è creato anche dell’allarmismo, non c’è nessuna ripercussione su quanto facciamo di solito», dice il responsabile. «Ci hanno chiamati preoccupati anche alcuni clienti, ma li abbiamo rassicurati. Noi stiamo lavorando regolarmente». Come si legge nella nota diffusa dall’amministrazione, il volantinaggio esterno compromette «il decoro urbano» e mette «a rischio l’incolumità dei cittadini se pensiamo alle cartacce che occludono le caditoie impedendo il deflusso delle acque piovane o che vengono gettate nelle aiuole diventando potenziali focolai di incendi – continua il comunicato – Spesso, inoltre, i volantini vengono distribuiti agli automobilisti creando problemi alla circolazione».
Infine nell’ordinanza diramata da Bianco è guerra dichiarata – per tre mesi – anche all’attacchinaggio abusivo. Sono previste multe «per chi affiggerà manifesti, adesivi e volantini pubblicitari di qualsiasi forma e dimensione sui supporti e manufatti delle reti pubbliche di gas, luce telefono, segnaletica stradale o alberi e piante presenti su aree verdi pubbliche in tutto il territorio comunale e su qualsiasi altro supporto murale o strutturale non regolarmente autorizzato allo scopo specifico».