L'esame è stato eseguito ieri. La medica legale ha affermato che gli elementi ricavati al momento non consentono di stabilire con certezza come sia morta la donna scomparsa, il 3 agosto dall'A20, mentre era con il suo bambino e poi ritrovata cadavere
Viviana Parisi, l’autopsia non esclude alcuna pista Iniziato il nono giorno di ricerche del figlio Gioele
Nuovo giorno di ricerca nelle campagne di Caronia del piccolo Gioele, il bambino di cui non si sa nulla dal 3 agosto quando è sparito con la madre Viviana Parisi. La donna è stata poi trovata morta in una zona boschiva. I due avevano avuto un piccolo incidente lungo l’autostrada Palermo-Messina, per poi allontanarsi dalla carreggiata. Ma su ciò che è realmente accaduto il mistero rimane fitto.
Nessun nuovo indizio, intanto, dall’autopsia. La medica legale che ha eseguito l’esame ha riscontrato diverse frattture nel corpo della donna, ma al momento si tratta di elementi che non escludono alcuna pista. Gli investigatori, così, proseguono nella ricostruzione della mattina del 3 agosto, per capire intanto cosa ne sia stato del bambino. L’auspicio è che la donna possa averlo affidato a qualcuno prima di inoltrarsi nella boscaglia, ma si teme anche che il piccolo possa essere stato ucciso.
Da chiarire ci sono anche le cause della morte della 43enne, il cui cadavere è stato trovato in stato di decomposizione e riconosciuto dal marito. Parisi si è suicidata o qualcuno l’ha uccisa? I familiari della donna escludono la prima ipotesi. Anche oggi nelle campagne di Caronia verranno utilizzati i cani molecolari e i droni, nel tentativo di trovare tracce del bambino.