Vittoria, via la licenza a onoranze funebri Ventura «Pregiudicato non può condizionare la società»

Tolta la licenza all’agenzia di onoranze funebri Ventura, con sede a Vittoria e operante anche a Comiso. La polizia ha eseguito ieri il provvedimento emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Ragusa. Alla base della decisione il coinvolgimento nella gestione dell’impresa del pregiudicato Giambattista Ventura. Al punto da cambiare pure la denominazione della società. 

Ventura, fratello di Filippo Ventura, ritenuto il capomafia di Vittoria, è stato in passato condannato per omicidio, associazione per delinquere, traffico di droga, porto illegale di armi. È l’autore delle minacce al giornalista Paolo Borrometi e proprio per questo qualche giorno fa è stato condannato a un anno e otto mesi di reclusione per il reato di concorso in tentata violenza privata. 

Secondo quanto ricostruito dalla polizia, Ventura non avrebbe potuto in alcun modo potuto condizionare gli affari di altre società, anche con il benestare dei formali titolari. Invece dalle indagini condotte dalla divisione anticrimine della questura, sarebbe emerso che l’uomo non solo sarebbe stato assunto come dipendente a tempo indeterminato con la qualifica di commesso viaggiatore, ma ha anche inserito il proprio cognome nella denominazione societaria e nel biglietto da visita dell’agenzia distribuito alla clientela, dal quale era scomparso il nominativo del titolare effettivo. Infine dal profilo Facebook dell’agenzia avrebbe anche inviato messaggi di minaccia a Borrometi, per aver pubblicato alcuni articoli sull’infiltrazione delle famiglie mafiose nelle attività economiche vittoriesi.

Alla base del ritiro della licenza c’è la proposta formulata dal questore di Ragusa alla competente autorità giudiziaria. Il codice antimafia prevede che il tribunale, dopo aver sentito le parti interessate, possa far scattare i divieti anche nei confronti di «imprese, associazioni, società e consorzi di cui la persona sottoposta a misura di prevenzione (che non abbia ottenuto la riabilitazione) sia amministratore o determini in qualsiasi modo scelte ed indirizzi».


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

«Ricordate che in tutti i tempi ci sono stati tiranni e assassini e che, per un certo periodo, sono sembrati invincibili, ma alla fine, cadono sempre, sempre». È da un aforisma del mahatma Gandhi che ha preso spunto l’avvocata Alessandra Furnari nella sua discussione durante il processo per l’omicidio volontario aggravato di Emanuele Scieri, il parà siracusano 26enne in servizio militare trovato cadavere nell’agosto del 1999 […]

«Una macchina di imbrogli e di sotterfugi manzoniana che si è sviluppata sull’esigenza di un costrutto che doveva raccontare un’altra versione dei fatti». Così il procuratore di Pisa Alessandro Crini ha definito la ricostruzione da parte dell’esercito di quanto accaduto all’interno della caserma Gamerra nell’agosto del 1999 nel corso della sua requisitoria a cui è […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo