Un violento temporale, la rete fognaria che va in tilt e il pronto soccorso dell’ospedale Guzzardi di Vittoria invaso dai liquami. È successo domenica mattina, intorno alle 11, quando una bomba d’acqua si è abbattuta sulla città causando un reflusso e lo sversamento nella parte più bassa dell’ospedale. Decisamente non una bella scena quella che medici e operatori si sono trovata davanti e che hanno dovuto cercare di arginare e tamponare. Disagi e odori a dir poco nauseabondi per i tanti cittadini che in quel momento attendevano di ricevere le loro cure.
«C’era stato un guasto nei bagni qualche giorno prima – spiega Giovanni Di Natale, vicedirettore sanitario – ma era stato riparato mediante l’intervento di una ditta esterna, quindi escludiamo possa essere stata questa una delle cause. Il problema è stato l’evento meteorologico eccezionale che in pochi minuti ha portato giù una massa d’acqua impressionante. L’ufficio tecnico e l’impresa delle pulizie hanno agito il più velocemente possibile, ma siamo tornati pienamente operativi intorno alle 20. I locali, comunque, hanno continuato a operare. Ci siamo attrezzati come meglio abbiamo potuto per limitare al massimo i disagi agli utenti. Abbiamo spostato le attrezzature e lasciato aperta solo una delle due stanze normalmente usate per le visite e abbiamo aperto – continua Di Natale – quella dei codici bianchi e le ambulanze del 118 sono continuate ad arrivare regolarmente». Il responsabile, poi, ammette che «è naturale che ci siano state delle lamentele, in un ospedale si pretende il massimo dell’igiene, ma non è stata colpa di nessuno».
L’incidente probabilmente è stato il risultato di una pioggia battente su una struttura datata e su una rete fognaria che avrebbe urgente bisogno di manutenzione e pulizia. A tal proposito, alcuni anni fa era stato presentato un progetto da due milioni di euro per l’ammodernamento del pronto soccorso e del reparto di Radiologia, ma senza ottenere un finanziamento. Quei fondi – legati alle linee di finanziamento europee – sono andati persi e il direttore sanitario, Pino Drago, da tempo spera di potere creare le condizioni per recuperare le risorse da destinare a una nuova ala del pronto soccorso. «È un progetto redatto da esperti che per quell’incarico hanno già ricevuto il loro compenso e che è nelle mani dell’Asp – spiega – ma per il quale non ci sono stanziamenti. Il mio desiderio sarebbe quello di trovare una strada, ad esempio attraverso i risparmi derivanti dai ribassi d’asta di altre opere dell’Azienda, per poterlo attuare. Nelle more – sottolinea Drago – si potrebbe ovviare a una parte dei problemi attraverso un altro progetto, molto meno oneroso e di qualche mese fa, che prevede lo spostamento dell’ufficio ticket di fronte all’ospedale e l’ampliamento del pronto soccorso di circa centro metri quadrati. Questo – conclude – permetterebbe di dare respiro ai locali e di spostare i codici bianchi».
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