Vittoria, anziane abbandonate dentro casa di riposo Titolare arrestato, donna trovata rinchiusa in bagno

La Polizia di Stato – Squadra Mobile e Commissariato di Vittoria – ha tratto in arresto Arturo Felisati, nato a Vittoria il 27.10.1978 per sequestro di persona, maltrattamenti, abbandono di persone incapaci e lesioni personali. La Polizia di Stato riceve una segnalazione la notte alle ore 02.30: “Per favore venite ad aiutarci, si sentono grida strazianti provenire da una casa di riposo”.

La Volante del Commissariato di Vittoria interviene in pochi minuti in Via Milano dove l’aspettava un vicino della casa di riposo. I poliziotti apprendono dal vicino che la donna urlava da ore e loro rendendosi conto che nessuno stesse dando aiuto alla donna decidevano di chiamare il numero unico di emergenza. I poliziotti si rendevano subito conto che qualcosa non andava, provavano a citofonare ed a chiamare ai numeri impressi sulla targa pubblicitaria apposta accanto alla porta d’ingresso senza ricevere alcuna risposta. Gli operatori di Polizia chiedevano quindi ausilio ai Vigili del Fuoco che in pochi istanti, considerata la gravità, giungevano con una scala che permetteva l’accesso da una finestra rompendo un vetro. Spesso Polizia di Stato e Vigili del Fuoco lavorano a stretto contatto per risolvere situazioni di emergenza come queste. I poliziotti una volta dentro non credevano ai loro occhi, c’erano 6 anziani (5 donne ed 1 uomo) soli dentro la struttura su due livelli.

Gli anziani erano tutti a letto ad eccezione di una donna che non avendo ricevuto aiuto si era alzata per andare in bagno da sola e cadendo si procurava lesioni guaribili in 30 giorni. Gli ospiti della struttura erano molto impauriti perché da ore sentivano le urla della loro compagna di stanza e non sapevano cosa fare, la incoraggiavano ad alzarsi ma quest’ultima non vi riusciva, mentre le donne con lei non erano in grado di aiutarla. Gli ospiti sono tutti sofferenti di gravi patologie e non avevano neanche modo di utilizzare un telefono per chiamare i soccorsi. La donna ferita era stata chiusa dentro la stanza insieme ad altre due ospiti perché, a dire della badante poi giunta la mattina ed ascoltata come testimone, temevano potesse farsi del male uscendo da sola, quindi la chiudevano dentro.

Nottetempo intervenivano gli investigatori della Squadra Mobile e del Commissariato di Vittoria, mentre la Volante restava presso la casa di riposo ad assistere gli anziani. Il 118 prendeva in cura la donna ferita portandola in ospedale dove le diagnosticavano alcune fratture guaribili in 30 giorni. Per 5 ore i poliziotti restavano ad assistere gli anziani ospiti fino a quando gli investigatori non rintracciavano i parenti ed il titolare poi arrestato. I familiari ascoltati come testimoni, riferivano di pagare una retta mensile per dare assistenza ai loro cari h24 e di non essere a conoscenza di periodi in cui restavano soli, stante la loro incapacità di badare a se stessi per le diverse patologie.

Le attività investigative permettevano di ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto: il responsabile della casa di riposo, registrata al comune di Vittoria come associazione di volontariato (di volontario non c’era nulla in quanto gli ospiti sottoscrivevano un contratto con il pagamento di una retta mensile), aveva licenziato (o meglio interrotto un rapporto di lavoro in nero) da circa 10 giorni una dipendente che si prendeva cura degli anziani durante la notte; era rimasta un’altra donna, anche lei mai assunta regolarmente, che prestava le proprie cure dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 20; dalle testimonianze raccolte, il titolare andava quotidianamente in struttura ma per pochi minuti in quanto effettuava altri lavori all’esterno; quando andava via la donna impiegata (seppure in nero) gli anziani erano totalmente in balia di se stessi; l’anziana, considerata l’assenza di assistenza notturna, si era alzata per andare in bagno e cadendo si procurava le lesioni; 3 ospiti erano stati chiusi in stanza e questo avveniva tutte le volte in cui restavano da soli per evitare che uscendo potessero farsi male; nei carrellini per la somministrazione di farmaci, sono stati rinvenuti e sequestrati medicinali scaduti.

Gli investigatori hanno fatto intervenire anche personale dell’ASP per accertare le condizioni igienico sanitarie della casa di riposo. La struttura è regolarmente iscritta nei registri comunali e gode delle prescritte autorizzazioni. Le condizioni igienico sanitarie erano buone, pertanto i medici dell’ASP non hanno contestato alcuna infrazione salvo aver rinvenuto dei medicinali scaduti che la Polizia di Stato ha sequestrato. Un team di investigatori della Polizia di Stato ha inoltre esaminato le immagini dell’impianto di videosorveglianza interno ed esterno della struttura sottoposta a controllo. Dalla visione delle immagini è stato possibile ricostruire oggettivamente quanto accaduto quella notte e nei giorni precedenti.

Dalla visione delle immagini registrate, è stato possibile appurare che i testimoni avessero riferito la verità, ovvero quanto sopra descritto. Sono stati annotati tutti gli orari di ingresso ed uscita del titolare e della signora che prestava assistenza. Effettivamente il titolare dava disposizioni alla dipendente di lasciare soli gli anziani, così come quando c’era l’altra donna che si prendeva cura degli ospiti la notte. In pratica il titolare dopo il licenziamento della donna che prestava la propria opera la notte, non ha sostituito l’addetta abbandonando gli anziani e privandoli della libertà la notte e di giorno quando non c’era nessuno. Di questa mancanza di assistenza non era stato avvisato alcun familiare degli ospiti che avrebbe potuto presenziare.

Dalle immagini di videosorveglianza si appurava che un’anziana veniva condotta in uno stanzino adiacente ad un bagno. Dall’escussione della badante, testimone principale, si constatava che la accompagnava la sera e l’indomani mattina la faceva uscire, sempre chiudendo la porta a chiave. L’assistente ha riferito che la donna faceva i bisogni in giro, quindi il titolare le aveva detto di chiuderla in quello stanzino dove c’era un bagno così poteva usufruire di quel servizio. Siccome la donna faceva lo stesso i bisogni per terra, il giorno successivo è stata ricondotta insieme alle altre ospiti nella stanza dove dormiva prima.

Il titolare tratto in arresto, dapprima cercava di sviare le indagini riferendo ai poliziotti di aver dormito nella struttura (non essendo a conoscenza dell’intervento della Polizia di Stato) così come altre inesattezze e successivamente, grazie anche all’intervento del suo legale, ammetteva le proprie responsabilità e la sua “leggerezza” nell’aver lasciato soli gli ospiti dopo aver licenziato l’altra dipendente. I poliziotti, dopo aver raccolto diverse fonti di prova, hanno tratto in arresto il titolare per abbandono di persone incapaci (gli anziani erano tutti non autosufficienti), sequestro di persona (gli ospiti erano stati privati della libertà, per quanto con il fine fosse quello di evitare che si allontanassero), lesioni personali (la donna anziana caduta a terra perché priva di assistenza) e maltrattamenti (gli anziani quando soli, sono stati costretti a condizioni di vita degradanti).

Dopo le attività investigative, l’arrestato è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha disposto, in prima fase, gli arresti domiciliari. La casa di riposo è stata affidata agli altri soci per la gestione degli ospiti e sono stati avvisati tutti i familiari di quanto accaduto.

(Fonte: Questura di Ragusa)


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]