Un incontro promosso dall'amministrazione comunale di Catania sulla violenza contro le donne registra la volontà dell'ente di attivare punti di ascolto e pronto soccorso rosa. Ma tre anni la Regione Siciliana ha destinato 175 mila euro al capoluogo etneo per un bando di servizi rivolti a combattere gli abusi di genere. «Effettivamente il comune ha aspettato un po'», dichiara Loredana Piazza di Thamaia obnlus, l'associazione che ha participato alla gara
Violenza di genere, tra incontri e progetti in stallo «E’ doveroso che a Catania si faccia di più»
Uffici dedicati alle vittime di abusi e pronto soccorso rosa negli ospedali. È l’idea lanciata dall’amministrazione comunale etnea, durante un incontro istituzionale. Anche se da tre anni si attende che diventi concreto il bando di servizi rivolti a combattere gli abusi di genere, finanziato dalla Regione Siciliana che ha destinato 175 mila euro al capoluogo etneo. «Creare duplicazioni di servizi già esistenti sul territorio non avrebbe senso, ma è doveroso fare sempre di più», commenta, interpellata da MeridioNews, la presidente dell’associazione etnea Thamaia onlus, Loredana Piazza. È proprio il centro anti-violenza, unico a Catania, ad attendere i fondi regionali. «È compito degli enti locali occuparsi della lotta alla violenza sulle donne», commenta la consigliera di maggioranza Ersilia Saverino, che ha organizzato l’incontro in Comune.
Saverino sostiene l’importanza «di una virtuosa collaborazione del Comune con gli ospedali, l’università, le forze dell’ordine, le associazioni e i centri antiviolenza già esistenti». Cioè il Thamaia onlus – con una delegazione presente alla conferenza – che dal canto suo è ancora in attesa di concludere un protocollo d’intesa proprio con l’ente catanese. «Aspettiamo l’apertura delle buste di un appalto di servizi per informare sulla violenza contro le donne e contrastare il fenomeno», spiega Piazza. Il contratto di servizi – della durata di un anno – prevede l’avvio di percorsi di protezione e di autonomia per le vittime di violenza, insieme alla promozione di progetti di informazione e al rafforzamento dei punti di ascolto già esistenti. I fondi in questione sono 175 mila euro e a erogarli è la Regione Siciliana. Che li ha destinati ai due Comuni capofila dell’Isola, Palermo e Catania, ormai tre anni fa, poco dopo l’approvazione della legge sulla violenza di genere. «Il Comune di Catania ha aspettato un po’ di tempo per metterli a bando, ma a breve dovremmo avere un altro incontro», spiega Piazza.
Secondo Saverino, comunque, i due progetti non andrebbero a sovrapporsi. «Chiederò per prima cosa al Prefetto la convocazione di una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza per la creazione di uffici dedicati alle donne vittime di abusi», spiegava in conferenza stampa il sindaco Enzo Bianco. Proposta che fa il paio con l’istituzione di pronto soccorso rosa negli ospedali etnei. «L’importante è che i servizi a un certo punto ci siano – conclude Piazza – Bisogna vedere se in futuro il Comune avrà intenzione di rafforzare quelli già erogati dalle associazioni tramite altri progetti».