Un racconto affascinante che ricorda i telefilm americani ma che invece hanno potuto vivere gli alunni di alcune scuole palermitane e i familiari dei poliziotti in occasione della Festa di San Michele Arcangelo e del Family Day, giunto alla quattordicesima edizione
Viaggio nel mondo della polizia e della scientifica Mezzi e tecniche forensi in mostra per i bambini
«La giurisprudenza consolidata afferma che bastano 17 punti individuati in un’impronta digitale – racconta un poliziotto della Scientifica di Palermo – per individuare l’autore del reato. Mentre negli altri Paesi, come ad esempio gli Stati Uniti, i punti si riducono a otto. Attraverso degli occhielli e dei punti che formano una rete accompagnati dall’ausilio delle luci forensi e poi tutti i passaggi di laboratorio. L’impronta viene studiata, lavorata e si giunge al risultato. Certo dipende sempre da altri fattori quali il tempo dell’intervento, se il malvivente aveva i guanti o meno. Inoltre è importante come tutti coloro che sono autorizzati ad accedere all’area dove è avvenuto il reato non mettano in pericolo l’individuazione delle tracce ma utilizzano tutte le tutele del caso perché ogni dettaglio è fondamentale».
Un racconto affascinante che ricorda i telefilm americani ma che invece hanno potuto vivere i bambini di alcune scuole palermitane e i familiari dei poliziotti in occasione della Festa di San Michele Arcangelo e del Family Day, giunto alla quattordicesima edizione. Per l’occasione la Caserma Lungaro ha aperto le porte mostrando i mezzi e gli strumenti da lavoro delle diverse sezioni in cui è articolata la Polizia di Stato.
E così accanto allo stand della Polizia Scientifica l’esposizione dei mezzi da più antichi a quelli attuali usati per svolgere attività di prevenzione e contrasto sul territorio. Affascinati con il loro color verde militare che ricorda la lamiera irresistibile, i mezzi storici.
Tra questi un autocarro e una Fiat Campagnola AR55 Fotoelettrica , utilizzata dagli anni ’50 agli anni ’70 nei servizi istituzionali con due posti secchi e un motore a quattro cilindri a benzina. Più avanti le moto e le vetture usate dalla Polizia stradale nonché un vero e proprio ufficio mobile a quattro ruote. Quest’ultimo è dotato di stampanti, video, e un etilometro e viene posizionato nei posti di blocco soprattutto nelle autostrade e lungo i luoghi della movida per controllare chi ha bevuto un bicchiere di troppo.
Nel piazzale che ospita anche la teca con i resti della Quarto Savona 15, la croma andata distrutta durante la strage di Capaci e dove persero la vita gli agenti del giudice Falcone, giunta lo scorso 21 maggio a Palermo, anche le moto d’acqua utilizzate per garantire la sicurezza in mare soprattutto nel periodo estivo. Hanno partecipato all’iniziativa anche il reparto della polizia ferroviaria che ha dato dei consigli utili alla sicurezza del viaggiatore mentre la polizia Postale e delle Telecomunicazioni ha spiegato il corretto utilizzo di Internet, e quali sono le insidie che nasconde.
Un viaggio nel mondo della Polizia di Stato che ha avuto diversi momenti. «I bambini hanno potuto assistere -racconta Antonio Cutugno, tecnico responsabile del gruppo sportivo Fiamme Oro di Taekwondo – a un’esibizione nella nostra palestra dove annualmente offriamo a grandi e piccini diversi insegnamenti e soprattutto è un luogo aperto a tutti, non solo agli operatori della polizia e ai loro familiari.Crediamo molto nella crescita sociale, civile e sportiva. Per noi è stata una giornata di festa e siamo stati felici di vedere tanti bambini che hanno potuto vedere come opera ad esempio la squadra dei cinofili o salire nella Sala operativa delle volanti dove arrivano le chiamate al 113 e da dove partono gli interventi su strada».